Articolo aggiornato il 26 febbraio 2021 ore 12:00
Al momento non c’è ancora fretta. Il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero per la fornitura di luce e gas non è imminente. Sono però ricorrenti – e anche insistenti – le telefonate degli operatori energetici che ne sollecitano il passaggio. La scadenza del cambio tra le due tipologie di contratto di fornitura per le famiglie è stata rinviata dal 1° gennaio 2022 al 1° gennaio 2023. Questo ulteriore slittamento è avvenuto con l’approvazione definitiva anche da parte del Senato, il 25 febbraio, del Decreto Milleproroghe 2021. C’è quindi molto più tempo per valutare l’offerta più conveniente in base ai propri consumi confrontando più proposte. L’unico passaggio obbligato c’è stato il 1° gennaio di quest’anno solo per le piccole imprese e alcune microimprese.
Differenza tra mercato tutelato e mercato libero
I servizi di tutela sono servizi di fornitura di energia elettrica e/o gas naturale con condizioni contrattuali ed economiche definite dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Sono destinati ai clienti finali che non hanno ancora scelto un venditore nel mercato libero. In particolare, nel settore elettrico il “Servizio di Maggior Tutela” il prezzo dell’energia viene stabilito dall’Autorità e aggiornato trimestralmente. Il meccanismo è il medesimo per la fornitura del gas naturale: è il “Servizio di Tutela Gas”.
Diversamente, nel mercato libero a fare il prezzo dell’energia non è l’Autorità, ma il fornitore stesso. Infatti, è proprio sul prezzo della materia prima che si gioca essenzialmente la partita tra le società energetiche. Perché tutte le altre voci, come gli oneri di sistema, l’Iva, le accise, saranno uguali per tutti. Nel mercato libero il cliente gioca un ruolo attivo perché può decidere quale operatore scegliere in base al contratto di fornitura più conveniente.
Attualmente, secondo gli ultimi dati forniti dall’ARERA, nel mercato finale della vendita di energia elettrica, il mercato libero ha raggiunto il 52,1% dei clienti finali (era del 46,2% nel 2018), lasciando al servizio di maggior tutela ancora la metà circa (47,7%) del mercato. Nel gas, invece, il 2019 è stato il primo anno in cui la quota maggiore della clientela (58,6%) ha optato per il mercato libero (46,8% nel 2018), mentre il 41,4% si è rivolto al mercato tutelato (53,2% nel 2018).
Consigli per entrare nel mercato libero
Ovviamente, prima di scegliere di entrare nel mercato libero e di sottoscrivere un nuovo contratto con lo stesso fornitore o con uno diverso, è bene conoscere le proprie abitudini di consumo. È necessario sapere quanto si consuma in kilowattora (kWh) all’anno per l’energia elettrica e in metri cubi per il gas, quant’è il costo nell’energia consumata.
Sono tutte informazioni che troviamo nella bolletta. Se la lettura risulta ostica, allora ci può aiutare il sito dell’ARERA visitando la sezione Come leggere la bolletta. Dopodiché si può iniziare a fare delle comparazioni tra i vari fornitori. Come fare? L’unico portale pubblico a disposizione è il Portale offerte di luce e gas di ARERA. In alternativa, ci sono diversi comparatori privati.
Infine, prima di aderire ad una offerta, non facciamoci prendere dalla fretta. Il passaggio al mercato libero non è imminente. Per tutte le informazioni è attivo lo Sportello del consumatore (numero verde 800166654).
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