Oggi si celebra la Giornata Internazionale dei Desaparecidos, un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno delle sparizioni forzate. Uno strumento di terrore e violazione dei diritti umani purtroppo ancora presente in alcuni paesi del mondo.
Los Zuluagas, un documentario che riporta a una dimensione privata
Tra i numerosi film che raccontano questa tragedia collettiva, recentemente è uscito in sala Los Zuluagas. Un intenso documentario che riporta il fenomeno a una dimensione privata. Premiato al Festival dei Popoli e patrocinato da Amnesty International, è la storia di una famiglia narrata dalla voce di Camilo, 38 anni, figlio dei guerriglieri colombiani Bernardo Gutierrez Zuluaga e Amparo Del Carmen Tordecilla. L’opera è un intreccio tra presente e passato attraverso l’archivio di famiglia che contiene una mole enorme di sequenze amatoriali, scatti e scritti privati. Il suo è il tentativo doloroso di comprendere le scelte radicali dei suoi genitori. Ne emergono conflitti mai placati, interrogativi irrisolti e tristi memorie.
Scritto insieme a Flavia Montini – che cura anche la regia – costituisce una presa di coscienza personale. Il documentario racconta il confronto di Camilo con due assenze diverse e contrapposte. Da una parte, l’assenza fisica della madre di cui restano solo i ricordi e le ombre del passato, dall’altra quella affettiva del padre. È il 25 aprile 1989, infatti, quando Amparo viene rapita per strada a Bogotà da uomini in abiti civili. Di lei rimane solo una scarpa identificata successivamente da Camilo stesso. Si tratta di uno dei 120.000 casi di “sparizioni” che si sono registrati in Colombia tra il 1954 e il 2016 in oltre sessant’anni anni di conflitti tra governi e gruppi rivoluzionari armati.
Giornata Internazionale dei Desaparecidos: per non dimenticare
L’utilizzo della pratica di persecuzione e repressione politica attraverso il sequestro e la detenzione si è diffuso in America Latina durante i regimi militari negli anni ’70. “Gli scomparsi” sono le vittime di sparizione forzata, persone fatte scomparire agli occhi dalle loro famiglie e dalle loro comunità. Prelevate in modo arbitrario dalle loro case o per strada, da funzionari dello Stato o persone che operano col consenso di questo, i quali poi negano l’accaduto. Le vittime spesso non vengono mai rilasciate e il loro destino rimane sconosciuto. Molte vengono torturate, altre uccise o seppellite in fosse comuni, o vivono in prigionia nel costante terrore di essere eliminate. Consapevoli che difficilmente troveranno aiuto da parte di qualcuno.
Desaparecidos: un fenomeno mondiale
Organismi internazionali riportano numeri esorbitanti di vittime anche negli ultimi 20 anni. I principali Paesi coinvolti in queste barbarie sono ancora tanti: dal Messico alla Siria; dal Bangladesh al Pakistan; dal Laos all’Egitto; dalla Bosnia ed Erzegovina al Marocco. Un drammatico fenomeno che non colpisce solo chi è direttamente oggetto della sparizione forzata, ma anche chi aspetta ogni giorno, per anni, notizie sulle sorti della persona cara, vivendo in un perenne tempo sospeso. Nel 2010 è entrata in vigore la Convenzione internazionale per la protezione di tutte le persone dalle sparizioni forzate con l’obiettivo di prevenire questi episodi criminali, scoprire la verità su quelle del passato e assicurare che sopravvissuti e familiari ricevano giustizia, verità e risarcimento.
(L’immagine di copertina e la locandina provengono da www.filmaffair.it)
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