Caterina Lorenzetti. Scrive da sempre e dopo la pensione inizia a dedicarsi a tempo pieno a questa sua passione, Scrive poesie, favole e racconti e ha partecipato a numerosi concorsi ottenendo sempre lusinghieri riconoscimenti e soddisfazioni. E’ volontaria nel Fai “perché – dice – sono convinta che l’arte e la cultura salveranno il mondo”. Vive a Foligno (Pg).
Alina aveva trovato a terra, vicino al suo banco di scuola un piccolo specchio a forma di cuore, incorniciato di rosso. La bimba ne era rimasta affascinata, era proprio bello quello specchietto!
Si era guardata intorno, tutti erano già sulla porta pronti per andare a casa.
Anche Alina era pronta quindi raccolse frettolosamente lo specchio e lo mise in tasca.
“Se qualcuno lo cerca lo restituisco!”, pensava mentre scendeva le scale.
“Come è andata oggi?”, la mamma si avvicina sorridendo.
“Tutto bene mamma. Ho preso un bel voto in italiano”.
Da un bacio alla mamma ma non dice nulla dello specchietto.
“Brava la mia bambina! Oggi pomeriggio arrivano i nonni e si fermeranno per due o tre giorni. Sei contenta?”.
“Evviva!”.
Alina adorava i suoi nonni ed era felicissima quando poteva trascorrere un po’ di tempo con loro.
Nonno Dario e nonna Eva vivevano a pochi isolati e poteva vederli quasi ogni giorno, ma nonno Carlo e nonna Alice erano lontani e per Alina era una grande festa quando poteva averli tutti insieme.
Passarono a prendere il fratellino Michele all’asilo e a casa li aspettava una bella porzione di lasagne preparate la sera prima dalla mamma.
Alina mangiò con appetito mentre il fratellino che aveva già pranzato a scuola, si era addormentato sul divano.
Alina si affrettò a fare i compiti così quando arrivarono i nonni era libera di dedicarsi a loro. Il pomeriggio passò tra baci, abbracci e racconti.
A cena con tutta la famiglia riunita arrivarono anche gli altri nonni e fu veramente una bella serata.
C’erano due giorni di festa, le scuole erano chiuse e la bimba poteva godersi appieno i suoi nonni e tutta la famiglia. Nell’eccitazione della giornata lo specchietto fu completamente dimenticato. Passate le feste i nonni Carlo e Alice ripartirono e Alina tornò a scuola.
Arrivata in classe trovò le sue amiche che parlottavano tra loro.
“Ciao, cosa succede?”.
“Ciao Alina. Oggi Martina è molto dispiaciuta. Due giorni fa aveva uno specchietto a forma di cuore con una cornice rossa. Era convinta di averlo lasciato a scuola, ha chiesto anche alla bidella ma non si trova. Era un regalo della sua cuginetta e ci teneva molto”.
Alina sta per dire che lo aveva trovato lei ma qualcosa la blocca.
Quello specchietto è troppo carino, ormai Martina sa di averlo perso quindi chi l’ha trovato può tenerlo. La mattinata passa tranquilla e appena a casa Alina prende lo specchietto che era rimasto nella tasca, lo rimira compiaciuta e lo mette in una scatola che ripone nell’armadio.
E’ proprio molto, molto carino pensa la bimba anche se le è sembrato che fosse meno brillante di prima. Dopo qualche giorno Alina apre la scatola e rimane di sasso: lo specchietto è diventato opaco, la cornice non è più rossa brillante e la forma a cuore è sparita.
La bimba chiude frettolosamente la scatola e la rimette al suo posto.
Di notte sente strani scricchiolii provenienti dall’armadio e a volte ha l’impressione che qualcuno la chiama. La bambina allegra e solare era diventata triste ma non voleva rivelare a nessuno il suo segreto.
Tutte le volte che apriva la scatola vedeva solo una cosa informe, opaca di un colore indefinito.
Decide di non guardaci più ma di notte gli scricchiolii diventano sempre più forti e quella vocina che chiama il suo nome è sempre più insistente.
La mattina si alza stanca e svogliata ed anche il rendimento scolastico ne risente.
La mamma preoccupata prova più volte a chiedere ma Alina risponde sempre che è tutto a posto. Anche nonna Eva aveva chiesto senza ottenere nulla.
Erano passate quattro settimane e Alina decide di aprire di nuovo la scatola.
Timorosa toglie il coperchio e vede una cosa ancora più brutta dell’ultima volta! Un oggetto informe completamente nero.
Alina richiude tutto in un istante, si siede sul letto con il viso tra le mani e i gomiti sulle ginocchia mentre due lacrimucce scendono furtive.
“Ciao. Che succede piccola mia?”. Nonna Alice è sulla porta .
La bambina si alza di scatto, l’abbraccia e inizia a piangere a dirotto. “Ora con calma mi racconti tutto e vediamo cosa si può fare”. Nonna e nipote si siedono sul letto e Alina racconta tutto.
Era arrivato il momento, aveva proprio bisogno di dire a qualcuno il suo segreto! La nonna sorrideva: “Sono sicura che lo specchietto è rimasto esattamente come era. Sei tu che lo vedi imbruttito perché sai di aver fatto una cosa sbagliata. Lo riporterai alla legittima proprietaria?”.
“Certo, lo consegnerò a Martina domani stesso”.
“Bene. Adesso apriamo la scatola e vediamo”.
Alina si copre il viso con le mani non vuole guardare.
La nonna toglie il coperchio poi scosta le mani della bambina. Meraviglia!
Lo specchietto è esattamente come prima a forma di cuore con una cornice rossa brillante e riflette il viso di una bella bimba sorridente.
“Visto? Tutto è rimasto uguale. Eri tu che vedevi una cosa brutta perché sapevi di aver sbagliato. Ora hai preso la decisione giusta. Domani darai a Martina lo specchietto e racconterai la verità”.
“Si nonna!”.
Alina abbraccia forte nonna Alice poi corre dalla mamma e da nonna Eva.
Avrebbe raccontato tutto anche a loro che erano preoccupate per lei.
A scuola prima della lezione la bimba si avvicina a Martina e le da lo specchietto.
“Ora ti racconto cosa è successo”.
“ Non mi devi dire nulla. Mi hai riportato una cosa a cui tenevo molto e questo gesto vale più di tante parole”. Le bambine si abbracciano mentre gli occhi brillano di gioia.
A volte le parole non servono, basta un bel gesto per capirsi e diventare amici.