Vita da cani: uno studio mostra che socializzare con gli umani o con i propri simili è garanzia di longevità e salute.
Che l’interazione sociale faccia bene alla salute umana non è certo una novità. Ora però i ricercatori suggeriscono che potrebbe essere benefica anche per gli amici a 4 zampe. Una ricerca pubblicata su Evolution, Medicine & Public Health dimostra infatti come la socializzazione, sia con le persone che con gli animali, sia il fattore principale per una sana longevità canina.
“Il luogo in cui viviamo e con chi interagiamo hanno un effetto molto forte sulla nostra salute e sul nostro benessere”, afferma il professor Noah Snyder-Mackler, principale autore dello studio. “Ora sappiamo che questo legame tra ambiente sociale e salute si estende a molti animali come i cani”. Insomma, conclude, “gli animali con relazioni sociali più forti vivono vite più lunghe e più sane”.
L’importanza del branco
I ricercatori hanno intervistato i proprietari di oltre 21.000 cani scoprendo che è la socializzazione, più di ogni altro fattore, ad influenzare un invecchiamento più sano e longevo. L’effetto è addirittura cinque volte maggiore rispetto a qualsiasi altro aspetto esaminato, come lo status economico dei padroni, la loro età o la presenza di figli nel nucleo familiare.
Insomma, per il cane vivere in branco equivale ad avere, non solo una organizzazione sociale e una ciotola sempre piena, ma anche l’occasione di stringere attraverso il gioco relazioni positive più forti. Ricevendo grandi benefici dalla compagnia altrui.
Un modello di ricerca anche per l’uomo
Lo studio sulla longevità canina rientra nel Dog Aging Project, un gruppo di ricerca scientifica avviato nel 2018, del quale ci siamo già occupati, il cui obiettivo è scoprire come lo stile di vita e l’ambiente influenzino l’età avanzata e il benessere dei cani in quanto animali sociali, proprio come l’uomo.
In tal senso i ricercatori sperano che le informazioni ottenute possano essere utilizzate per promuovere un invecchiamento salutare anche nella specie umana. “I cani sono considerati i nostri compagni più stretti, quelli con i quali condividiamo molti aspetti della vita quotidiana”, afferma Brianah McCoy, coautrice dello studio. “Studiando come l’ambiente sociale influisce sulla salute del cane, possiamo ottenere informazioni rilevanti anche per la salute umana”.
Avere tanti amici allunga la vita
Gli scienziati hanno ristretto la loro analisi ad alcuni fattori chiave: reddito familiare, tempo trascorso con i bambini, quello trascorso con altri animali ed età del proprietario. Messi tutti insieme spiegano l’influenza dell’ambiente sociale sul benessere canino. Come prevedibile hanno riscontrato una salute peggiore (e una minore longevità) tra gli animali che vivevano in famiglie con difficoltà finanziarie o con altri fattori di stress.
Al pari delle persone, infatti, i cani che vivono in ambienti con risorse limitate hanno maggiori probabilità di incorrere in problemi di salute. Ma i 4 zampe che trascorrevano più tempo giocando con gli umani o con i propri simili, in casa o fuori, potevano contare su una salute migliore e su un valido aiuto nell’invecchiamento.
Quanto contano i rapporti sociali
Le conclusioni di questa ultima ricerca sulla longevità canina non sono straordinarie di per sé. È facile supporre che, come tutti i mammiferi, il cane si avvantaggi della socialità, sia per la sopravvivenza nell’ambiente circostante che per lo stato di benessere generale, a sua volta foriero di una longevità in salute. Come per gli umani tuttavia, lo studio evidenzia che ciò che conta non è solo il benessere economico o il numero di contatti con gli altri, quanto la loro qualità.
Quindi non c’è bisogno di adottare altri quadrupedi per allungare la vita a Fido e renderlo felice, spiegano i ricercatori. È sufficiente dedicargli più tempo, in termini di gioco o attenzioni, in casa e fuori. Esattamente come faremmo con un nostro familiare o col nostro migliore amico.
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