Le persone affette da Long Covid non avranno più diritto all’esenzione sul ticket sanitario a due anni dal provvedimento che l’aveva istituita.
In molti però continuano a soffrire di sintomi riconducibili a questa patologia. Per questo l’Associazione italiana di pazienti Long Covid (Ailc) continua a chiedere un supporto medico e un sostegno economico e sociale. “La casistica delle problematiche post Covid è molto ampia e noi vogliamo essere il collettore tra quanti soffrono e le istituzioni”, ha spiegato a Sanità Informazione la presidente Morena Colombi. “I numeri dicono che sono molti, anche se pochi lo dichiarano, e come associazione non riusciamo a dare il supporto che vorremmo”.
I numeri del Long Covid
In Italia ci sono 164 mila pazienti Long Covid che hanno avuto la malattia in forma grave e sono stati inseriti in un programma di monitoraggio. A questi si aggiungono coloro che si sono curati a casa e persino gli asintomatici che successivamente hanno accusato disturbi legati allo stato infiammatorio. Secondo l’Associazione, si tratta di almeno un milione di persone di cui si sta cercando di raccogliere le testimonianze per poterle indirizzare verso centri di riferimento appropriati.
L’esenzione
L’esenzione specifica, per intenderci quella con il codice CV2123, è stata eliminata, ma restano quelle per patologie correlate. Nella maggior parte dei casi, infatti, i pazienti che soffrono i sintomi del Long Covid avevano già una condizione patologica pre-Covid.
Una ricerca per individuare i sintomi
Un progetto scientifico sviluppato negli Stati Uniti ha classificato 12 sintomi riconducibili al Long Covid. Al suo interno, inoltre, stabilisce come non si tratti di una sindrome ma di più sindromi. La ricerca – condotta in 85 tra ospedali, centri sanitari e organizzazioni di 33 stati tra Washington e Porto Rico – ha identificato fra i più comuni effetti del virus nel lungo periodo la stanchezza debilitante, la perdita di gusto e olfatto, le vertigini, le palpitazioni, l’annebbiamento del cervello, i sintomi gastrointestinali e la tosse cronica.
Dai dati risulta anche che le infezioni pre Omicron e vaccino hanno generato la sintomatologia più grave. I nuovi studi dovranno quindi stabilire per quanto tempo il Long Covid possa manifestarsi anche nei bambini, negli adolescenti e nelle donne in gravidanza. Al momento, secondo l’OMS, la condizione di Long Covid si verifica a circa tre mesi dall’inizio dell’infezione. I sintomi durano per almeno due mesi e non possono essere spiegati da diagnosi alternative.
L’Ailc
L’Ailc rappresenta la prima organizzazione in Italia dedicata a coloro che hanno contratto il virus e continuano a sperimentare sintomi a lungo termine. È stata fondata da pazienti che si sono prima riuniti in un gruppo Facebook e poi hanno deciso di dare maggiore rappresentanza a chi presenta sintomi fisici e neurologici anche molto tempo dopo la negativizzazione dal virus Sars-Cov-2. Riunisce pazienti, medici, professionisti e ricercatori, e raccoglie le testimonianze dei propri membri per promuovere la creazione di centri dedicati alla cura, oltre a politiche socio-sanitarie e assicurative ad hoc.
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