È conosciuto come “lo chef dei poveri”, ma il suo nome è Dino Impagliazzo e da più di 10 anni sfama circa 300 senzatetto di Roma.
La sua missione è iniziata un po’ per caso, come racconta in numerose interviste: «Un giorno passavo davanti alla stazione Tuscolana e un ragazzo mi chiese se potessi offrirgli un panino. Di solito, quando qualcuno mi si avvicinava per strada per chiedere l’elemosina, tiravo dritto e non mi fermavo, ma quella volta mi sono fermato e gli ho dato una chance. Quando sono arrivato a casa ho proposto a mia moglie di preparare altri dieci panini e portarli alla stazione: è iniziato tutto da lì».
I panini preparati da Dino e sua moglie si sono moltiplicati in poco tempo e hanno cambiato per sempre la loro vita. Nonostante i 90 anni di età, infatti, il signor Impagliazzo non si ferma un istante e si sveglia tutte le mattine alle 6 per fare il giro di panifici e fruttivendoli, assicurandosi scorte di cibo da offrire ai bisognosi. Molte persone sono disposte a donare cibo e tempo per aiutare Dino nella sua missione poiché tutto ciò che viene preparato è frutto delle generose donazioni.
«Il proposito era, ed è ancora, quello di coinvolgere più persone possibili per portare questo aiuto a gente in estremo bisogno». Così la voce di Dino è arrivata dentro le cucine delle case romane e passo dopo passo ha dato vita a RomAmor, una Onlus che dal 2006 si impegna nel sociale per aiutare poveri e anziani.
«È una squadra composta da circa 300 persone, ma non sappiamo nemmeno quanti siamo esattamente. Tutti i volontari fanno la loro parte e sono contenti di farlo: l’obiettivo è quello di aiutare le persone che vivono per strada a entrare, per quanto possibile, nella normalità», ha spiegato il signor Impagliazzo. Il suo impegno e quello degli altri volontari è visibile nel servizio accanto, realizzato appositamente da Giada Valdannini.
Ma la soddisfazione più grande per Dino è vedere il sorriso sui volti dei bisognosi: una dote che non è passata inosservata. Ad essersi accorto del grande cuore del signor Impagliazzo, infatti, è stato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che lo ha nominato “Commendatore al merito della Repubblica Italiana”. Ma il novantenne lo reputa un merito collettivo di tutta la squadra: «Se il Presidente della Repubblica ha preso questa decisione significa che non vuole premiare me, ma vuole premiare tutti i volontari che collaborano a questa iniziativa».
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