Proseguono gli incontri dello Zibaldone organizzati da 50&Più Livorno, con l’appuntamento del 26 marzo sul ritrovamento del tesoretto romano di Suese. Un pomeriggio passato tra storia, leggende e archeologia, nel quale il pubblico ha potuto ascoltare, dalla viva voce dei protagonisti, il racconto di uno dei ritrovamenti più importanti degli ultimi anni.
Ha introdotto i lavori il Presidente del GAPL, Gruppo Archeologico Paleontologico Livornese, Roberto Branchetti a cui è seguito l’intervento di Fabio Filippi del GAPL.
La vicenda illustrata riguarda la scoperta di 175 monete di epoca romana, ritrovate all’interno della Tenuta Bellavista Insuese a Collesalvetti nel novembre del 2021. Si tratta di denari d’argento di età tardo repubblicana, in buono stato di conservazione, per la maggior parte databili tra il 157-156 a.C. e l’82 a.C. Gli esemplari risultano coniati dalla zecca di Roma ad eccezione di un esemplare della zecca di Narbona.
Secondo quanto emerso dalle verifiche effettuate, il tesoretto è quasi sicuramente il risparmio di un militare impegnato già nella guerra sociale e forse anche in quella tra Silla ed i mariani. Costui, una volta ritornato alla sua casa e ai suoi campi, avrebbe nascosto sotto un albero del vicino bosco i denari d’argento, che non è più tornato a recuperare.
I soci della 50&Più Livorno hanno seguito con attenzione la storia del ritrovamento del tesoro di Suese, intervenendo con diverse domande. Della conferenza è stato realizzato un breve filmato che mostra alcune delle monete ritrovate.
Info: 0586881128 – 0586898276 – enasco.li@enasco.it – www.spazio50.org/livorno
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