Un viaggio nel tempo lungo settant’anni di storia, che fa rivivere le pagine di cronaca, gli usi e costumi italiani attraverso gli scatti di autori di rilievo internazionale. Lo si può compiere a Genova, grazie alla mostra “L’Italia di Magnum. Da Robert Capa a Paolo Pellegrin”, allestita a Palazzo Ducale, nella Loggia degli Abati.
Un percorso che si snoda lungo 200 scatti realizzati da 20 fotografi dell’Agenzia Magnum. La mostra “L’Italia di Magnum. Da Robert Capa a Paolo Pellegrin” è stata inaugurata il 6 Maggio scorso. Inizialmente doveva rimanere aperta fino al 18 Luglio, ma è stata prorogata fino al 10 Ottobre 2021. L’esposizione è a cura di Walter Guadagnini con Arianna Visani, organizzata da Suazes in collaborazione con Camera – Centro italiano per la fotografia e Magnum Photos.
La grande storia si incrocia con quella con la lettera minuscola in una carrellata di immagini di cronaca, costume, arte. Eventi grandi e minuscoli si integrano alla perfezione, in una collettiva che traccia un ritratto affascinante dell’Italia dal Dopoguerra ai giorni nostri.
Un viaggio tra storia e costume
Ci sono gli scatti di Robert Capa, che documentano le macerie lasciate sul territorio da cinque anni di guerra. C’è Bruno Barbey con gli scatti dei funerali di Togliatti, come pure Thomas Dworzak che punta l’obiettivo sui fatti del G8 di Genova.
E poi l’ironia di Elliott Erwitt che ritrae Roma e le sue contraddizioni. E poi l’arte, vista attraverso i volti stupefatti dei turisti alla Cappella Sistina colti da David Seymour, oppure i visitatori alla mostra di Picasso a Milano, colti da René Burri. Negli sguardi che lui ha immortalato emerge il senso e l’orgoglio della riappropriazione della cultura contemporanea.
C’è la Sicilia sacra e profana di Ferdinando Scianna, come la nuova gioventù delle spiagge di Cesenatico, che emerge dagli scatti di Erich Lessing.
E poi ci sono i giorni nostri, affidato allo sguardo di Paolo Pellegrin: le sue foto della folla assiepata in Piazza San Pietro nella veglia per la morte di Papa Giovanni Paolo II, vengono messe a confronto accanto ad un’altra folla, quella dei migranti che giungono sulle nostre coste assiepati su un barcone.
Un ritratto dinamico e coinvolgente del Belpaese: una testimonianza che parla di noi e che documenta, attraverso degli scatti memorabili, l’evoluzione di un Paese che ha cercato di ritrovare se stesso, decennio dopo decennio.
(Foto di copertina: “Domenica in strada”, Bagheria, Sicilia, Italia ©Ferdinando Scianna)
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