Correva l’anno 1922, Leonard Thompson aveva 14 anni e pesava poco più di 29 chili. Ma lui cambierà la storia: sarà infatti la prima persona affetta da diabete ad essere trattata con insulina.
L’insulina era stata scoperta un anno prima, a Toronto, dai ricercatori Frederick Banting e Charles Best. Avevano estratto con successo l’insulina dal pancreas di un cane e ne avevano testato l’effetto. Furono loro a dare la prima speranza alle persone affette da diabete. E quella di Leonard fu la prima vita salvata grazie all’insulina ormai 100 anni fa.
I numeri del diabete in Italia: quanti senior ne sono affetti?
Quella della insulina, 100 anni fa, fu una scoperta eccezionale. Tanto da meritare il Nobel per la medicina nel 1923. Ancora oggi resta l’unica terapia in grado di consentire una vita con il diabete. Solo in Italia sono oltre 3 milioni e mezzo le persone affette da diabete, un numero che, dal 2000 al 2019, ha visto una crescita del 60%. I diabetici infatti sono passati dal 3,8% della popolazione al 5,8%. Sono numeri che si allineano con il resto d’Europa. Infatti, tra il 2008 e il 2014 il numero dei cittadini Ue con diabete è cresciuto del 28%, con 4,6 milioni di malati in più.
Questi dati sono stati rilevati nell’Italian Diabetes Barometer Report, realizzato da Italian Barometer Diabetes Observatory Foundation, in collaborazione con Istat e Coresearch.
A livello di genere, il diabete è maggiormente diffuso tra gli uomini: nel 2019 nella popolazione maschile la prevalenza si stima pari al 6,2% e in quella femminile pari al 5,5%. Se invece si procede ad un confronto in relazione alla longevità, le differenze aumentano: negli uomini il tasso standardizzato per età è pari al 5,9%. Nelle donne invece si attesta sul 4,6%.
Un deciso aumento prende come riferimento gli uomini over 70. Nella classe di età 75-79 si passa infatti da una prevalenza del 14,9% nel 2000 al 21,2% nel 2019. Tra gli ultra ottantenni poi aumenta di quasi 10 punti percentuali, passando dal 14,4% nel 2000 al 23,9% nel 2019. Anche nella stessa fascia di età femminile ci sono degli incrementi , ma meno marcati.
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