Le acque del Po sono più limpide, le cime dell’Himalaya tornano visibili dopo 30 anni e il buco dell’ozono sui cieli dell’Antartide si sta chiudendo. Gli animali della Pianura Padana e di molte altre zone d’Italia si stanno riappropriando della natura e degli spazi verdi ormai disabitati. Sono solo alcuni degli effetti che il lockdown da Coronavirus ha sulla flora e la fauna del cosmo intero. La riduzione dei livelli di inquinamento, infatti, ha effetti evidenti sul nostro pianeta, ma anche sulla nostra salute.
La quarantena diminuisce l’inquinamento
Tutto è iniziato in Cina, a Wuhan. Dove, dopo più di un mese di restrizioni e zone rosse, i satelliti hanno rilevato un calo del 30% dei livelli di biossido di azoto. Un’immagine che si è replicata nel Nord Italia, sulla Pianura Padana, come rivelato dal satellite Sentinel 5 del programma europeo Copernicus. Il tasso di biossido di azoto, infatti, è uno dei principali marcatori dell’inquinamento ambientale e la sua diminuzione è un elemento significativo.
Secondo gli scienziati della Nasa, la riduzione dei livelli di questo gas, emesso dai veicoli a motore e dalle industrie, ha coinciso con le restrizioni imposte dal Governo. Sembra, infatti, che l’84% degli italiani si stia attenendo alle indicazioni, evitando di uscire il più possibile. In particolare, le regioni più ligie sembrano essere il Trentino-Alto Adige, il Piemonte e la zona centro-sud dell’Italia. Meno rigorosi i giovani tra i 18 e i 34 anni che solo nel 78% dei casi rispettano le regole. Gli over 65, invece, sono poco più “disciplinati”, ma sembra che la poca dimestichezza con il digitale pesi di più sul bisogno naturale di socializzare e, quindi, di uscire.
I benefici per la salute dei senior
Ma proprio i senior potrebbero beneficiare maggiormente dell’abbassamento dei livelli di inquinamento atmosferico. Stando alle stime dell’ultimo rapporto dell’OMS, infatti, sono circa 7 milioni le persone che ogni anno perdono la vita a causa dall’esposizione all’inquinamento. Gli anziani con patologie pregresse, in particolare, rischiano che le malattie si acuiscano a causa delle polveri sottili e dello smog. Inoltre, la capacità di rinnovo cellulare nell’organismo over è meno efficiente rispetto a quella della popolazione più giovane.
Tra gli impatti più immediati dell’inquinamento dell’aria c’è quello a carico del sistema respiratorio. Secondo alcuni studi, le sostanze ossidanti negli inquinanti ambientali innescano una risposta infiammatoria da parte dell’organismo che può portare all’insorgenza di broncopneumopatia cronica ostruttiva e carcinoma polmonare. Altri danni sono legati al sistema cardiocircolatorio, presentandosi con patologie come l’arteriosclerosi, anomalie della pressione sanguigna, infarto, aritmie e ischemie. Secondo uno studio di The Lancet Planetary Health, inoltre, l’inquinamento ambientale sarebbe fortemente correlato con l’insorgenza di diabete. I dati dimostrano che l’inquinamento contribuirebbe addirittura al 14% circa di tutti i casi di diabete nel mondo. Non è escluso nemmeno un ruolo dell’inquinamento in malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, la demenza e il Parkinson.
L’inquinamento favorisce il Coronavirus?
Se lo smog e le polveri sottili sono così dannosi per noi e per il nostro organismo potrebbero svolgere un ruolo predominante anche nella diffusione del Coronavirus. È quanto ha indagato un gruppo di accademici delle Università di Oxford-Roma Tor Vergata e Torino. Lo studio ha esaminato i dati giornalieri provinciali e comunali dei contagi e dei decessi confrontandoli con variabili sociodemografiche ed epidemiologiche.
I fattori che spiegherebbero il diverso impatto del virus sono l’esposizione di lungo periodo alle polveri sottili e la densità di microimprese. Questo potrebbe spiegare perché la regione Lombardia è stata colpita più duramente che il resto d’Italia. Senza dubbio la strada per un’analisi dettagliata di questa pandemia è ancora lunga, ma secondo quanto rivelato da questo studio e da molti altri che indagano le cause della diffusione del Coronavirus, tra le misure di contenimento future ci sarebbe anche un cambiamento dei nostri stili di vita. Abitudini più green per salvaguardare il pianeta, ma anche la nostra salute.
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