L’età della popolazione europea continua a crescere e secondo le previsioni, nel 2050, gli over 65 saranno quantomeno raddoppiati. In questo quadro generale, gli obiettivi comunitari prevedono che i cittadini abbiano un’adeguata qualità di vita lungo tutto il corso dell’esistenza. Un traguardo che la scienza medica può oggi assicurare grazie alle nuove tecniche e alle scoperte scientifiche.
Il problema della diagnosi tardiva: un punto di partenza
Tralasciamo per un momento però gli indiscutibili progressi fatti dalla medicina. C’è un problema che sussiste ancora oggi: la maggior parte delle malattie viene diagnosticata relativamente tardi. Il rischio è che, nel momento in cui ci si rivolge ad uno specialista, i tessuti e gli organi risultino ormai compromessi. Quando si discostano dalle loro funzioni, infatti, le cellule accumulano modifiche che sviluppano patologie non rilevate fino alla comparsa dei primi sintomi. A questo punto, il trattamento medico è spesso invasivo, costoso e inefficiente.
Il consorzio LifeTime e la medicina di precisione
Servono dunque più che mai precisione e tempestività. Per questo motivo 100 istituti di ricerca e 80 aziende da ogni parte d’Europa, riunite nel Consorzio LifeTime, hanno lanciato la loro sfida per migliorare l’assistenza sanitaria. Promettono di applicare, nel prossimo decennio, un piano di cure e terapie che segua i dettami della medicina di precisione. Con quest’ultima s’intende il tentativo di personalizzare il più possibile prevenzione, diagnosi e cure di ciascun paziente.
I vantaggi di un trattamento personalizzato
La medicina di precisione si basa sulle caratteristiche specifiche dell’individuo, intercettate grazie alle più avanzate tecnologie. Solo così si ritiene possibile individuare le cure e i trattamenti più idonei. Senza contare il risparmio di miliardi di euro in costi legati al sistema sanitario. Un esercito di tecnici, medici, ricercatori, imprenditori e politici, si è unito per sviluppare strategie innovative. Obiettivo principale è il trattamento personalizzato di cinque patologie: cancro, malattie neurologiche, infettive, infiammatorie croniche e cardiovascolari. Il risultato verrà raggiunto sfruttando le più recenti scoperte e monitorando la vita delle singole cellule. Mini organi in provetta, intelligenza artificiale, tecniche di imaging cellulare dal vivo: sono solo alcune delle novità su cui punta il LifeTime.
Anche l’Italia investe sul futuro
Anche l’Italia offre il suo contributo. Il team è guidato dall’Università Statale di Milano. Giuseppe Testa, professore ordinario di Biologia Molecolare, così commenta la mission di LifeTime: «LifeTime rappresenta il meglio dello spirito europeo, che ha ora la possibilità di farsi esperienza concreta nella vita dei pazienti e nella sostenibilità dei nostri sistemi sanitari».
Secondo il biologo Nikolaus Rajewsky, coordinatore dell’iniziativa, l’approccio di LifeTime è la via che porta al futuro: «LifeTime ha riunito scienziati provenienti da diversi campi per permettere una miglior comprensione dei meccanismi molecolari che promuovono la salute e di quelli che invece generano malattie». Secondo Rajewsky, la medicina basata su cellule consentirà ai medici la diagnosi precoce delle patologie, intercettando i disturbi prima che si verifichino danni irreparabili.
L’esperienza del Covid- 19
La pandemia, che ha mostrato tutta la fragilità degli attuali sistemi sanitari, si pone come uno dei primi banchi di prova della nuova strategia. Come sottolinea Massimiliano Pagani, professore di biologia molecolare: «Nel consorzio LifeTime ci sono molti gruppi di ricerca che stanno già indagando gli effetti di Covid sulle singole cellule per capire i meccanismi della malattia e le opportunità terapeutiche. Il Coronavirus potrà rivoluzionare il nostro modo di interpretare e affrontare nuove situazioni, come quelle che si potrebbero determinare in futuro con l’arrivo di nuove pandemie». LifeTime dunque appare come un’iniziativa unica e rivoluzionaria, che se adeguatamente applicata, sarà in grado di migliorare realmente la salute del paziente in Europa.
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