Oggi è il Libano è il Paese del Medio Oriente con il maggior numero di anziani. Gli over 65 rappresentano quasi l’11% della popolazione ma sono anche le maggiori vittime dell’attuale crisi economica in corso.
La percentuale degli over 65 in Libano dovrebbe aumentare rispettivamente al 14% e al 23,3% entro il 2030 e il 2050, considerata anche la migrazione di ritorno dopo la fine del percorso lavorativo all’estero. Se nel 1980 l’aspettativa di vita alla nascita era di 68 anni, oggi si attesta a 81 anni. Il problema è che almeno l’80% degli anziani non riceve alcun trattamento pensionistico né dispone di una copertura sanitaria, e dunque il sostentamento è legato ai familiari più giovani e agli enti di beneficienza.
La più grave crisi economica degli ultimi trent’anni
A poco più di un anno da quella terribile esplosione del 4 agosto del 2020, quando saltarono in aria 2.750 tonnellate di ammonio stipate nell’area portuale di Beirut, provocando oltre duecento vittime e migliaia di sfollati – circa un terzo degli abitanti della capitale -, il Libano sta vivendo la più grave crisi economica degli ultimi trent’anni. I primi a farne le spese sono proprio gli anziani. In tutte le città si soffre la mancanza di acqua e di corrente elettrica dopo che le due principali centrali sono state fermate per mancanza di carburante. Le autorità non riescono più ad acquistare perché la lira locale ha perso il 92% del suo valore rispetto al dollaro.
La maggior parte degli anziani vive al di sotto della soglia di povertà
Il potere d’acquisto per i lavoratori pubblici è passato dal corrispettivo di mille dollari nel 2019 agli ottanta di oggi, mentre i prezzi delle merci e dei beni al consumo sono saliti del 120%. Secondo le Nazioni Unite, circa la metà della popolazione sta vivendo al di sotto della soglia di povertà e la maggior parte degli anziani rientrano in questa situazione di allarme, visto che i parenti in età lavorativa, per sfuggire alla disoccupazione, tendono sempre più a emigrare all’estero. Anche i risparmi bancari sono diventati inaccessibili perché bloccati dalle banche, e oltretutto hanno perso quasi il 90% del valore iniziale.
Un Piano Nazionale per gli anziani del Libano
Secondo l’associazione Rafiq el-Darb, Amici fino alla fine, negli ultimi due anni sono aumentati esponenzialmente gli anziani che hanno perso l’alloggio, o che si ritrovano a cercare cibo nella spazzatura. “Alcune delle persone che prima donavano ai più bisognosi – ha fatto sapere il portavoce Joe Taoutel – adesso si trovano in condizioni di bisogno, e solo a Beirut abbiamo esteso la consegna dei pasti ad altre sessanta famiglie di over 65”.
L’Università americana di Beirut ha eseguito un’indagine sulle implicazioni della crisi economica nella popolazione over 50. È stata condotta su un campione di 580 persone di età compresa fra i 50 e i 94 anni, e il risultato è stato che il 58% di loro non dispone di copertura sanitaria, l’86% non ha una pensione, il 60% ha perso la casa nell’esplosione e l’11% l’attività commerciale. Per questo, già dallo scorso anno, il Ministero degli Affari sociali ha lanciato un Piano nazionale per gli anziani, con obiettivi da raggiungere entro il decennio, nell’anno di “scadenza” dei goals dell’Agenda 2030, per incrementare i diritti alla salute, economici e sociali dei senior e cercare di ridurre le disuguaglianze.
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