Esiste un’età dell’indipendenza? Non precisamente, almeno dal punto di vista anagrafico. Lasciare la casa dei genitori rappresenta comunque un passaggio importante che segna l’ingresso nell’età adulta.
Questa nuova fase della vita per i giovani dell’Unione europea varia notevolmente. Per cui c’è chi rimane a casa con mamma e papà anche dopo i 30 anni, come nel caso di Italia, Slovacchia, Croazia e Bulgaria, e chi fa le valigie a poco meno di 18 anni come in Svezia. Nel complesso l’età media dei giovani europei che hanno lasciato la casa dei genitori nel 2019 è stata di 26,2 anni.
«Le ragioni alla base di questo passaggio – spiega Eurostat nella sua analisi dei dati – possono variare: dall’essere materialmente indipendenti allo studio, al lavoro, al trasferimento con un partner, al matrimonio e alla nascita di figli, o altre variabili. Tuttavia, il percorso verso l’indipendenza potrebbe non essere semplice e potrebbe accadere in età diverse nei Paesi Ue. Questa differenza può riflettere le sfide dissimili che i giovani affrontano in tutta Europa, così come la varietà di particolarità culturali nei diversi Paesi».
I giovani italiani in casa 12 anni in più rispetto agli svedesi
Nel 2019 la percentuale di giovani di età tra i 25 e i 34 anni che vivevano con i genitori variava nei Paesi dell’Ue da meno del 10% in Danimarca (4%), Finlandia (4,8%), e Svezia (5,7%) a più della metà in Slovacchia (56,4%), Grecia (57,8%) e Croazia (62%). In Italia rimane a casa con mamma e papà circa il 50% della fascia di età considerata.
Anche l’età di uscita dalla casa genitoriale è molto varia. I più precoci sono i giovani svedesi che mediamente muovono i primi passi verso l’età dell’indipendenza a 17,8 anni, Danimarca, Lussemburgo e Finlandia entro i 22 anni. Lasciano la casa genitoriale prima dei 25 anni in Estonia (22,2 anni), Francia (23,6 anni), Germania e Paesi Bassi (entrambi a 23,7 anni).
L’età aumenta negli Stati membri meridionali dove i giovani si trasferiscono intorno ai 30 anni. In Croazia e Slovacchia, rispettivamente all’età di 31,8 e 30,9 anni. In Italia si lascia il “nido” a 30,1 anni, in Bulgaria a 30 anni. L’età scende leggermente a Malta (29,9 anni), in Spagna a 29,5 anni, in Portogallo a 29 e in Grecia a 28,9 anni.
Le giovani donne spiccano il volo prima
In media le giovani donne lasciano la casa dei genitori prima dei coetanei uomini in quasi tutti i paesi considerati. «Questo potrebbe essere un segno che le donne sono più inclini ad entrare a far parte della famiglia del proprio partner o a formare una famiglia multi-generazionale con i genitori del marito».
Il divario di genere tra l’età media di uscita dalla casa dei genitori è stato di 1,9 anni a livello Ue. È stato maggiore in Romania (4,6 anni), Bulgaria (4,5 anni), Croazia (3,7 anni) e Lettonia (3,3 anni). Tuttavia, considerando anche i paesi candidati, il divario era maggiore nella Macedonia del Nord (7,6 anni) e in Serbia (5,3 anni). Al contrario, il divario è stato minimo in Svezia (0,4 anni), Danimarca (0,5 anni) ed Estonia (0,6 anni) nonché in Lussemburgo (0,3 anni), l’unico paese in cui le donne hanno lasciato la casa più tardi degli uomini.
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