Anche la scienza lo dice: risolvere quotidianamente cruciverba, rebus, indovinelli, sudoku, migliora l’attenzione, favorisce le connessioni cerebrali e ostacola il declino delle capacità cognitive
2 orizzontale… 38 verticale… 12 orizzontale… Quante volte ci siamo rilassati incrociando parole, cercando sinonimi, risolvendo rebus e indovinelli? Dedicarsi all’enigmistica, anche se per poco tempo ogni giorno, è un vero e proprio toccasana per il cervello che, mantenendosi in allenamento, ostacola il declino delle facoltà cognitive. Risolvere indovinelli, parole crociate, rebus, infatti, attiva l’attenzione, il pensiero astratto e favorisce nuove connessioni tra neuroni in maniera così marcata che esse sono visibili anche dalle risonanze magnetiche effettuate dagli scienziati che si sono dedicati allo studio del fenomeno. Recentemente, i ricercatori della University of Exeter Medical School e del King’s College London hanno sottoposto 17mila over50 a dei test cognitivi, riscontrando migliori performance nelle persone che si dedicano regolarmente all’enigmistica, tanto che le loro funzioni cerebrali risultano 10 anni più giovani rispetto all’età anagrafica.
L’età cerebrale di chi dedica quotidianamente del tempo a risolvere rompicapi e puzzle può essere inferiore fino a 10 anni rispetto a quella anagrafica
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