Approvato con un voto incredibilmente unanime, il Senato ha recentemente licenziato il Disegno di legge per la promozione del libro e della lettura: “La Repubblica, in attuazione degli articoli 2, 3 e 9 della Costituzione, favorisce e sostiene la lettura quale mezzo per lo sviluppo della conoscenza, la diffusione della cultura, la promozione del progresso civile, sociale ed economico della Nazione, la formazione e il benessere dei cittadini”, recita l’articolo 1.
Al di là degli elementi di novità contenuti nella legge come l’introduzione del Piano nazionale per la lettura con l’istituzione di un Fondo ad hoc; l’assegnazione annuale del titolo di “Capitale italiana del libro”, come già avviene con la proclamazione della Capitale italiana per la Cultura; l’incentivazione della lettura nelle scuole; l’introduzione della “Carta della cultura”, una carta elettronica di 100 euro per l’acquisto di libri o servizi culturali, la limitazione degli sconti, quello che ci preme sottolineare qui, è che diffondere l’abitudine alla lettura, promuoverne la dimensione sociale favorendo tutte quelle buone pratiche fondate sulla condivisione dei testi e sulla partecipazione attiva dei lettori, come ad esempio la costituzione di gruppi o club di lettura, promuovere la lettura presso strutture socio-assistenziali, case di riposo, residenze per anziani o negli ospedali, non possono che trovarci schierati e favorevoli.
Abbiamo sottolineato più volte, sia con articoli recenti che in precedenti editoriali, come la lettura svolga un ruolo importante nella vita di tutti e per gli anziani possa rivelarsi un vero elisir di lunga vita: perché il coinvolgimento cognitivo che la lettura comporta migliora la concentrazione e la capacità di pensiero, la percezione sociale, l’intelligenza emotiva, cioè la capacità di riconoscere, comprendere e gestire in modo consapevole le nostre emozioni e quelle degli altri, in una parola perché ci rende più empatici. Perché leggere ci fa vedere la realtà con occhi diversi, ci aiuta a costruire, pagina dopo pagina, libro dopo libro, quel mondo più libero e consapevole nel quale tutti vorremmo abitare. Allora sarebbe veramente un grande passo avanti che si ripercuoterebbe nell’intera società se, grazie alle sinergie che questa legge può liberare, nascessero gruppi di lettura dove socializzare, confrontarsi e condividere idee, interpretazioni, emozioni, scoperte, passioni. Vita.
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