Marina Condoleo, ideatrice del progetto racconta come avvengono gli incontri nelle scuole del Lazio tra avvocati e studenti nel segno della prevenzione, della legalità e del gioco
Insegnare a ragazzi e adolescenti la legalità, ma anche l’affettività. Educarli alla prevenzione, e quindi al rispetto di sé stessi e degli altri. È questa l’idea che anima Legal Love, un progetto promosso dall’associazione no profit Road to Green 2020 che, dallo scorso marzo, coinvolge centinaia di studenti tra i 13 e i 16 anni delle scuole del Lazio che aderiscono all’iniziativa.
Un progetto necessario, preso atto che «questi ragazzi non comunicano, non solo con i genitori ma anche con il mondo che li circonda», spiega Marina Condoleo, avvocata penalista con anni di esperienza a fianco degli adolescenti in Pcto (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) e ideatrice del progetto Legal Love.
Le lezioni sono condotte da avvocati, con il supporto di esperti e psicologi, che con un linguaggio umano e diretto si avvicinano agli studenti nelle aule scolastiche, allenandoli prima di tutto alla fiducia negli adulti. «Quando arriviamo non ci presentiamo con titoli professionali, gli diciamo di chiamarci con i nostri nomi. E poi raccontiamo il nostro vissuto. Io racconto sempre di quando ero adolescente, e scappavo la notte per andare nella discoteca del paese di mio padre. E spieghiamo, così, che anche noi abbiamo fatto cavolate, ma che loro oggi corrono più rischi – dice l’avvocata Condoleo, che con i colleghi avvocati dell’associazione Vis Romana conduce le lezioni in classe di Legal Love -. Dai nostri racconti nascono sorrisi e, soprattutto, fiducia. Ci mettiamo sul loro stesso piano, anche perché parliamo a braccio senza canovacci. Gestiamo la lezione con spontaneità, in base alle esigenze che emergono tra i ragazzi».
Attraverso l’uso di questionari e con momenti di gioco, gli avvocati ‘docenti’ parlano con i ragazzi di argomenti che, spesso, vivono in prima persona ma senza conoscerli del tutto, soprattutto le conseguenze: dall’uso corretto delle chat alle dipendenze da stupefacenti e alcol, dalla salute psicofisica al contrasto agli atti autolesionistici e all’anoressia. Fino alla sessualità. Uno degli obiettivi del progetto è l’istituzione della Giornata Nazionale per il contrasto all’Infezione da HPV (Papilloma virus), come forma di prevenzione e di rispetto verso l’altra persona e verso sé stessi. «Si chiama Legal Love proprio perché la legalità è vista non come una lezione di educazione civica, ma impostata da esperti umani del diritto – spiega Marina Condoleo, con entusiasmo -. Nel senso che non gli diciamo che per quell’atto “è prevista la pena di…”, parliamo di azioni e delle conseguenze che possono avere. Love si riferisce invece all’educazione al rispetto, all’affettività e anche puntando sul fatto che vaccinarsi contro il Papilloma virus è importante. Purtroppo le scuole, spesso, non ci fanno approcciare ad argomenti sulla sessualità, sono un po’ restìe».
Ma quello che caratterizza il progetto Legal Love è la passione dell’avvocata Condoleo e dei suoi ‘docenti’, come lei ama chiamarli, per il mondo dell’adolescenza. E questo trasforma alcuni ostacoli in sfide, possibili da affrontare. «Lo scorso aprile, durante un percorso in una scuola, prima di iniziare come facciamo sempre abbiamo individuato il capobranco, che di solito è maschio per i ragazzi e femmina per le ragazze. Di regola, è anche quello che ti dà le spalle. Il nostro impegno è stato coinvolgere loro, intanto – ricorda Marina Condoleo -. In quella classe ho fatto lezione facendo una fatica enorme: uscivo da lì distrutta perché vedevo da parte del resto della classe la volontà di seguirmi, ma l’impossibilità di farlo perché c’era il diniego a collaborare. Poi, con una collega molto brava, abbiamo organizzato un gioco di ruolo. Loro rispondevano al posto nostro a delle domande sui pericoli nelle chat. Nel fare a loro le domande, ci comportavamo come il ragazzo aveva fatto durante la prima lezione, distraendosi. Alla fine della lezione, lui ha capito, si è avvicinato e abbiamo parlato. Tutti i ragazzi che incontriamo hanno il nostro numero, nel caso volessero contattarci. Da quel giorno, lui mi chiama ancora per chiederci di tornare nella loro scuola». E aggiunge, con soddisfazione: «Se riusciamo a portare anche uno di loro dalla nostra parte, abbiamo vinto».
Un progetto che ha già dato risultati, per la domanda di tanti ragazzi di proseguire, per le richieste di dibattito su nuovi temi, come ansia e attacchi di panico negli adolescenti. Un patrimonio di informazioni preziose che, al momento, resta a beneficio solo del progetto. Un’iniziativa che rimane autofinanziata, dalla stessa avvocata Condoleo e dalla presidente dell’associazione Road to Green 2020, Barbara Molinario. Un progetto che «per me è una missione – chiosa Marina Condoleo parlando del legame che ha con i ragazzi -. Ha mai aperto un’ostrica? Quando trovi quel punto di apertura in cui riesci a entrare, hai svoltato – conclude sorridendo l’avvocata -. Loro sono come ostriche e, spesso, trovi all’interno la perla».
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