Ammettiamo che quando si parla di basket la prima cosa a cui pensiamo è un gruppo di giovani ragazzi, piuttosto alti e atletici, che si passano un pallone arancione. Dopo aver conosciuto le San Diego Splash, però, è praticamente impossibile non pensare a loro ogni volta che si parla di pallacanestro.
Una rosa tutta al femminile
Questa squadra tutta al femminile partecipa a un campionato in cui si gioca tre contro tre a mezzo campo. La selezione delle giocatrici si basa su un unico requisito fondamentale: avere più di 80 anni. L’associazione no profit di Pallacanestro Femminile di San Diego, infatti, riunisce insegnanti, dentiste, ingegnere e casalinghe, le une accanto alle altre, senza limiti di età. Una realtà che ha dato vita alla categoria senior in cui si dilettano le San Diego Splash, la squadra di basket più longeva del mondo.
Il team delle San Diego Splash
«Per far parte delle San Diego Splash devi avere più di 80 anni, ma molte di noi superano gli 85», ha raccontato Grace Larson al giornale sportivo ESPNW. Lei, dall’alto dei suoi 91 anni, è una delle giocatrici più anziane e racconta il suo approccio a questo sport con grande emozione. «Avevo 78 anni quando ho ricevuto le mie prime scarpe da basket», ha raccontato la signora Larson. «Da ragazze non avevamo le stesse opportunità delle giovani d’oggi: non abbiamo mai avuto occasione di giocare a questo sport». Oltre a lei, la squadra conta otto giocatrici tra cui un’altra novantunenne, Meg Skinner. Ed è proprio lei la cestista più esperta: da 24 anni, infatti, coltiva la passione per il basket nonostante infortuni e incidenti. I polsi rotti e le dita fratturate non hanno fermato la signora Skinner che, ad ogni partita, si presenta in campo indossando la maglia della squadra con grande fierezza.
Gli esordi delle San Diego Splash
L’idea di fondare questa squadra senior, d’altronde, è proprio di Meg ed è stata lei la prima a lottare contro molte perplessità. Dopo aver reclutato anche Gen e Willie, infatti, il trio ha dovuto ricorrere all’aiuto dei media locali per reclutare nuovi membri. Grazie a un set fotografico per la copertina del quotidiano San Diego Union sono riuscite a richiamare l’attenzione di molte altre donne. Un’evoluzione che ha portato alla nascita di diciassette squadre composte da 136 membri. «Nel 1995 ho visto la copertina che mostrava queste ragazze in campo. C’era anche un invito a un incontro per formare nuove squadre e un campionato», ha raccontato Lynnea Seidlinger, 77 anni. «Così ci sono andata e mi è sembrato fatto su misura per me. Da quel giorno non ho mai abbandonato il campo».
Unite contro i pregiudizi
Queste signore, con la loro grinta e la loro passione, sono state in grado di abbattere tutti i pregiudizi. «Molti dei miei amici di infanzia mi hanno detto che ero pazza se pensavo di poter iniziare a giocare a basket a 66 anni – ha raccontato Marge Carl, 87 anni, a ESPNW -. Ma io ho risposto che avrei giocato lo stesso». Una volontà che hanno dimostrato anche molte altre giocatrici, soprattutto per il clima che si è creato all’interno del gruppo. «Le persone entrano in palestra con un gran sorriso in volto – sostiene la signora Carl -. A me piace molto il gioco, mi piacciono gli esercizi, ma la cosa che preferisco è passare il temo con le altre ragazze». L’obiettivo principale delle San Diego Splash è godere dei benefici dello sport, ma soprattutto condividere dei bei momenti insieme. Per queste donne l’iscrizione alla squadra è molto più che una questione legata al basket. Dopo le partite, ad esempio, escono insieme, organizzano feste a casa o vanno al cinema. «È un onore stare in questo gruppo di splendide donne. C’è amicizia, solidarietà. Siamo come una famiglia», ha raccontato Meg Skinner.
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