Lo scandalo legato alla compravendita dei resti umani del ‘patrono di internet’ porta alla luce il florido mercato delle reliquie online
A un mese dalla canonizzazione di Carlo Acutis, la vendita online di reliquie attribuite al beato ha scatenato un’indagine della Procura di Perugia. In particolare, un annuncio riguardante una reliquia “ex capillis” con certificato ha raggiunto un’asta di 2.110 euro, con 17 offerte. Il vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, Domenico Sorrentino, ha confermato la notizia e ha immediatamente sporto denuncia contro ignoti presso le autorità competenti. Le indagini sono in corso per fare luce sulla provenienza e l’autenticità delle reliquie, nonché per identificare i responsabili della loro vendita.
Reliquie all’asta: sacrilegio o truffa
L’annuncio online che offriva all’asta i capelli di Carlo Acutis è stato prontamente rimosso. Il vescovo Sorrentino ha confermato di averne richiesto il sequestro e ha ribadito che nessuna reliquia è mai stata affidata a privati. Al momento, l’indagine è in corso contro ignoti, poiché i venditori online utilizzano pseudonimi. Il vescovo ha sottolineato che, indipendentemente dall’autenticità delle reliquie, la vendita stessa costituisce un reato. Infatti, ha precisato che se le reliquie sono vere, si tratta di un atto sacrilego; se sono false, si configura come una truffa e un’offesa al sentimento religioso.
“Una situazione inaccettabile”
La vicenda fa luce sul fatto che le reliquie messe all’asta online non erano attribuite esclusivamente a Carlo Acutis, ma anche ad altri santi legati al territorio umbro, incluso San Francesco. “Su internet”, ha spiegato il presule all’Avvenire, “esiste un vero e proprio mercatino di reliquie, con tanto di listino prezzi, una situazione inaccettabile”. Oltre alla vendita dei capelli del beato Carlo Acutis, infatti, è emerso un florido mercato online di reliquie di santi, con offerte che spaziano da santini a frammenti ossei, raggiungendo cifre considerevoli.
Il mercato online delle reliquie in Italia
I siti di e-commerce e portali specializzati offrono una vasta gamma di reliquie, con prezzi variabili. Su Ebay si incontrano venditori specializzati e aspiranti acquirenti di oggetti sacri: per 180 euro, è possibile aggiudicarsi un “ex ossibus” di Giuseppe Benedetto Cottolengo e, per 160 euro, un frammento osseo di San Nicola di Bari. Oggetti sacri in vendita anche su Subito: 160 euro bastano per una parte dell’ornamento del vestito di santa Teresa del Bambin Gesù al momento della morte. Tuttavia, le reliquie di Carlo Acutis, il cui corpo riposa nel Santuario della Spogliazione ad Assisi, risultavano essere le più richieste, probabilmente a causa dell’imminente canonizzazione, il 27 aprile a Roma, in occasione del Giubileo degli adolescenti.
TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU SPAZIO50.IT
© Riproduzione riservata