Il Festival di Sanremo è, da oltre settant’anni, la cartina tornasole della società. I cantanti chiamati ad esibirsi rispecchiano – quasi sempre – i gusti del Paese, gli ospiti abbracciano le preferenze di quanti più spettatori possibili e le canzoni portano sul palco più famoso d’Italia tematiche comuni. L’edizione di quest’anno non fa eccezione e per questo è interessante leggere e analizzare i testi che ascolteremo nei prossimi cinque giorni, cercando di capire quali sono gli argomenti più ricorrenti.
Le parole del Festival: l’amore al primo posto
L’amore è un tema piuttosto ricorrente nella discografia sanremese e non poteva mancare anche in questa edizione. Declinato secondo le tante sensibilità, così come molti sono i modi per viverlo, questo sentimento sembra aver ispirato la maggior parte dei cantanti: dal più giovane in gara, LDA (nome d’arte di Luca D’Alessio, ndr), 19 anni, con “Se poi domani” ai più longevi e conosciuti Cugini di Campagna che si presentano il brano “Lettera 22”. Due brani dai toni malinconici che parlano della perdita della persona amata.
Toni che si ritrovano in molti altri brani come “Mare di guai” di Ariete (20 anni), “Polvere” di Olly (21 anni), “Il bene nel male” di Madame (21 anni), “Stupido” di Will (23 anni), “Terzo cuore” di Leo Gassman (24 anni), “Duemilaminuti” di Mara Sattei (27 anni), “Tango” di Tananai (27 anni), “Cenere” di Lazza (28 anni) e “Non mi va” dei Colla Zio (cinque componenti tra i 20 e i 30 anni).
A dare voce ad altre pene d’amore (che siano finite, dimenticate o ancora vivide) ci pensano anche Elodie (32 anni) con “Due”, i Coma_Cose (lei 33 anni, lui 41) con “L’addio” e Giorgia (51 anni) con “Parole dette male”. Mentre Shari (20 anni) con la sua “Egoista” porta sul palco una canzone legata alla sessualità, così come Rosa Chemical (25 anni) e la sua “Made in Italy”, che ha già fatto scalpore. Tornano, poi, dopo il successo di Musica Leggerissima, i siciliani Colapesce (39 anni) e Dimartino (40) a raccontare l’amore in modo ironico con la loro “Splash”. Chiudono il girone dei “romantici” due brani dalle note positive: “Supereroi” di Mr. Rain (31 anni) e “Due vite” di Marco Mengoni (34), considerato uno dei maggiori favoriti dell’edizione.
Un viaggio tra i ricordi e la famiglia: le altre parole del Festival
Tra i giovanissimi anche Gianmaria (20 anni), secondo classificato all’edizione di XFactor del 2021, che si presenta con “Mostro”, canzone sulla famiglia. Un tema ripreso anche dal cinquantenne Gianluca Grignani che con “Quando ti manca il fiato” ha deciso di restituire un vero e proprio racconto autobiografico parlando del padre e dei ricordi di infanzia. Sui ricordi giocano anche gli Articolo 31 (52 anni per J-Ax, 56 per Dj Jad) che si esibiscono con “Un bel viaggio”, brano dedicato alla loro carriera, al loro scioglimento e alla riappacificazione. E che dire di Paola & Chiara (49 e 48 anni), sorelle divise per molto tempo, che tornano con “Furore”, un inno che fa riferimento alla loro reunion senza mai citarla esplicitamente.
Depressione, spiritualità, motivazione: i temi meno comuni
Di famiglia e, in particolare di maternità, parla anche Levante (35 anni) con “Vivo”, canzone dedicata alle difficoltà di diventare madre e alla depressione post-parto. Un tema complicato e delicato quello delle difficoltà psicologiche che viene presentato anche dai Modà con la loro “Lasciami” in cui il frontman racconta la propria depressione. Mentre Sethu (25 anni) si presenta con “Cause perse” raccontando le difficoltà della sua generazione nel trovare il proprio posto. Chiudono la lista Ultimo (27 anni), un altro dei maggiori favoriti dell’edizione, con la sua “Alba”, in cui invita l’ascoltatore a superare i propri limiti, e “Sali (Canto dell’anima)” di Anna Oxa (61 anni), un brano spirituale che vuole spingere ad abbandonare le falsità del mondo e le ambiguità per ascendere a un livello di coscienza superiore.
Le parole del Festival: ecco quelle più ricorrenti
Nella moltitudine dei temi messi in musica quest’anno, ci sono dieci parole che si ripetono più di altre. Al decimo posto si trova “cuore” che ricorre ben 33 volte nelle 28 canzoni in gara. Lo precede “bene”, ripetuta 34 volte, e “sapere” (declinata al “lo sai”, “lo so”, ecc) per ben 38 volte. Al settimo posto, invece, per una ripetizione in più si trova “sentire”, preceduto da “tutto”, ripetuto 44 volte. Nonostante ne parlino in molti, la parole “amore” si attesta il quinti posto e viene ripetuta per 53 volte. Quarto posto, invece, per “vivere”, utilizzato 61 volte. Si arriva poi al podio. Al terzo posto c’è “male”, usata ben 66 volte, al secondo posto “solo” con 78 ripetizioni (d’altronde “La solitudine” di Laura Pausini fu un grande successo) e si arriva poi a “volere”, la parola che sentiremo più spesso in questa edizione del Festival di Sanremo.
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