Le pagelle di Spazio50 sulla seconda serata della 73° edizione di Sanremo: dal trio Ranieri-Al Bano-Morandi a i monologhi e le esibizioni.
Seconda serata: Le pagelle di Spazio50 si aprono con il giudizio complessivo alla serata: un po’ più di ritmo rispetto alla prima, ma comunque non si decolla. Salvano il tutto alcuni momenti di impegno civile. Voto: 6
Le pagelle di Spazio50: conduzione e ospiti
Amadeus: Un volto ormai amico a cui siamo abituati. Forse troppo. Sempre impeccabile e sorridente, quasi non sembra spontaneo nemmeno quando parla con Mario Di Leva, il ragazzo protagonista della fiction “Resta con Me”. Chiama sul palco Bruno, corista, per fare qualche domanda ai Black Eyed Peas, ma solo “perché è un bel ragazzo”. Voto: 5
Gianni Morandi: Apre la serata con la scopa memore della serata precedente (di cui fa ironia anche sui social), poi canta in trio con Al Bano e Ranieri intonando “In ginocchio da te”, “Andavo a cento all’ora”, “Uno su mille” e “Scende la pioggia”. Che dire? Un’icona senza tempo. Unica pecca: le battute sulla vita sentimentale di Francesca Fagnani. Voto: 8
Massimo Ranieri: C’è chi, dopo l’ultimo Sanremo, pensava non avesse più le doti canore di una volta e ieri sera si è dovuto ricredere. Massimo Ranieri scalda l’Ariston (molto più dei Black Eyed Peas) con “Vent’anni”, “Rose rosse”, “Se bruciasse la città” e “Perdere l’amore”. Fenomenale. Voto: 9
Al Bano: A pochi giorni dai suoi 80 anni, regala ancora gli acuti che lo hanno reso celebre. Coglie l’amichevole “sfida” con Ranieri e Morandi e non sfigura. Regala a Sanremo alcuni successi come “Nel sole”, “Mattino”, “Felicità” e “È la mia vita”, dedicata alla figlia Ylenia. Chiude con un paio di flessioni che potevamo non vedere. Voto: 7
Francesca Fagnani: Scende le scale (preoccupatissima di cadere) con un abito meraviglioso e con fare spigliato, com’è lei. Porta sul palco un monologo sulle carceri minorili con un messaggio di impegno civile e racconti di persone reali. Ci piace. Voto: 8
Francesco Arca e Mario Di Leva: Presentano la fiction “Resta con me” di cui sono protagonisti. Puliti, rapidi, essenziali. Mario Di Leva simpaticissimo e genuino. Voto: 7
Pegah Moshir Pour e Drusilla Foer: L’attivista iraniana sale sul palco dell’Ariston e racconta le proteste contro il regime dell’ayatollah. Lo fa con parole giuste, accompagnata – quasi silenziosamente – da Drusilla Foer. Impeccabili. Voto: 10
Black Eyed Peas: Sarà il pessimo audio, sarà che manca Fergie (la cantante che ha segnato la storia del gruppo e ha iniziato, da anni, una carriera da solista), sarà che Sanremo forse non è pronto per loro… Il risultato è una performance poco grintosa. Voto: 5
Francesco Renga e Nek: Cantano un medley di “La tua bellezza” e “Fatti avanti amore” dal palco di piazza Colombo. Forse non si sentono bene in cuffia perché il risultato è molto “urlato”. Voto: 5
Fedez: Dal palco della nave Costa Crociere ormeggiata al largo di Sanremo canta “Freestyle” e “Problemi con tutti”, mostra la foto di Galeazzo Bignami, viceministro alle Infrastrutture, fotografato in divisa da nazista e poi la straccia. Ammette “Il testo non era stato annunciato allo staff Rai, mi assumo la piena responsabilità di quello che ho detto”. Parla di aborto, di cancro, di Vialli, di Codacons. Il risultato è forte. Voto: 10
Angelo Duro: Il comico si esibisce dopo mezzanotte, preceduto da un avvertimento di Amadeus: “Vi invito a cambiare canale: mi rivolgo ai moralisti, a quelli che si indignano. Poi non dite che non ve l’avevo detto”. Fa ironia sul lavoro, sulla prostituzione, sul sesso, sul suo essere “duro” (di nome e di fatto). Ma non fa impazzire. Voto: 4
Le pagelle di Spazio50: i cantanti in gara
Will con “Stupido”: Apre la serata di bianco vestito. Il viso pulito e, nonostante si dica emozionato, sembra sicuro. Si esibisce senza sbavature, fa simpatia. Voto: 7
Modà con “Lasciami”: La canzone parla di un tema difficile come la depressione, viene eseguita bene, ma ricorda molto melodie già note della band. Voto: 5
SetHu con “Cause perse”: Look discutibile, un po’ emo, canzone non memorabile. Si attesta l’ultimo posto nella classifica generale. Voto: 4
Articolo 31 con “Un bel viaggio”: Dopo le vicissitudini della loro carriera, si ritrovano sul palco a raccontare proprio quanto accaduto negli ultimi anni. La voce non li assiste, ma l’emozione è tanta che chiudono in lacrime. Voto: 6 +
Lazza con “Cenere”: Seduto sui gradini canta senza troppi intoppi come solo un king delle classifiche musicali può fare. Piace ai giovani e forse da ieri anche ai meno giovani (come lui stesso aveva sperato). Voto: 7
Giorgia con “Parole dette male”: Giorgia potrebbe cantare persino l’elenco telefonico e saprebbe emozionare. Purtroppo la canzone non è memorabile quanto “Come saprei” che le portò la vittoria nel 1995. Le diamo un voto, ma sappiamo che potrà solo migliorare. Voto: 8
Colapesce e Dimartino con “Splash”: La canzone è già la prossima hit estiva. Loro sono sempre gli stessi, nonostante i successi, e la loro verve appassiona il pubblico. Voto: 9
Shari con “Egoista”: Scende le scale rischiando di cadere, leopardata di tutto punto. La canzone non fa impazzire, così come l’esibizione. Voto: 5
Madame con “Il Bene nel Male”: Le polemiche su green pass e vaccini sono superate, mette in scena la grinta e l’espressività con un testo incentrato sulla storia di una prostituta che si innamora di un cliente. Voto: 7
Levante con “Vivo”: La canzone parla di depressione post partum e di maternità, tema molto diverso rispetto all’ultimo che aveva portato sul palco (Tikibombom del 2020). Voto: 6/7
Tananai con “Tango”: L’anno scorso si classificò ultimo con la sua “Sesso Occasionale”. Quest’anno canta (e pure benino) una ballad sanremese. Alla fine dell’esibizione applaudono per lui e ironizza dicendo che non si aspettava anche degli elogi. Voto: 8
Rosa Chemical con “Made in Italy”: Dopo la questione del “sosia” di Achille Lauro e di tutto il putiferio sul suo conto, inizia l’esibizione ringraziando. Il pezzo è ironico e divertente, il look irriverente. Può piacere. Voto: 6
LDA con “Se poi domani”: Figlio d’arte di Gigi d’Alessio, porta una ballad un po’ acerba che non rimane impressa. Ma è l’artista più giovane del Festival e può solo migliorare. Voto: 5
Paola e Chiara con “Furore”: Tornano direttamente dagli Anni ’90 con un pezzo che ricorda le hit che le hanno rese note. Glitter sugli abiti e sul viso e coreografia ad hoc. Voto: 8
© Riproduzione riservata