Lo sport insegna gli importanti valori della lealtà, del rispetto e dell’aggregazione, da applicare nelle relazioni di tutti i giorni per costruire una società più inclusiva e felice. Settembre è il mese delle Olimpiadi 50&Più, un’occasione in cui i soci si incontrano per confrontarsi in diverse discipline sportive e condividere momenti di sana competizione, divertimento e sincera gratitudine per i reciproci risultati
Lo scorso inverno il Governo del Canada ha lanciato una pubblicità per promuovere l’attività fisica come investimento sul futuro. In questo video, lo schermo è diviso in due: sulla parte sinistra scorrono le immagini di un signore di una certa età che vive una vita di autonomia, viaggi, passeggiate, tempo passato con i nipoti. Sull’altra metà dello schermo, la destra, si vedono invece speculari le immagini dello stesso anziano uomo debilitato dalla malattia, assistito in una struttura sanitaria, dove la famiglia lo va a trovare ma l’atmosfera è decisamente più triste della prima parte. Il messaggio conclusivo è: “Scegli come vuoi vivere gli ultimi 10 anni della tua vita”.
Il video è molto intenso, ed è stato oggetto anche di qualche polemica poiché la malattia o la non-autosufficienza non è certo “una colpa” che discende solo da cattive scelte del passato, quanto, piuttosto, un combinato di tanti fattori diversi, ambientali, sociali, ereditari. A volte, senza dubbio, si tratta anche di un po’ di fortuna. Eppure, il senso dello spot canadese è forte, e risulta molto efficace: lo sport non è qualcosa che si possono permettere solo i giovani, anzi. Lo sport permette di rimanere più giovani, più sani, allenandoci (è proprio il caso di dire) ad affrontare una fase della vita “più fragile”, come la vecchiaia, in un modo più solido.
Quando parliamo di allenamento, peraltro, non intendiamo solo quello fisico, che pur è il più immediato da collegare. Lo sport impatta infatti non di meno sulle capacità mentali: disciplina, concentrazione, coordinazione, lettura del contesto, stimolo all’apprendimento e al miglioramento sono solo alcuni dei “muscoli mentali” che lo sport attiva. E, infine, lo sport ha un benefico effetto collaterale persino sulle capacità sociali: oltre ai tanti valori che implica e che sottende, è argomento di conversazione, condivisione, passione comune. Che sia individuale o di squadra, ogni disciplina sportiva ci richiama a trovare alleati, avversari, sodali con cui praticarlo; ci spinge a frequentare persone più attive, anche di età diverse; lo sport veicola relazioni sociali, conoscenze e tante amicizie.
Ed è forse questo l’aspetto che le Olimpiadi di 50&Più riescono a valorizzare al meglio: in questo mese di settembre si disputa la nuova edizione in un momento corale di forte aggregazione e di intensa condivisione, che fa bene ai partecipanti due volte: li tiene in movimento, ma soprattutto li tiene uniti. In questo contesto, è infatti forte il desiderio di esserci gli uni per gli altri, di aiutarsi e di gioire dei successi reciproci, sancendo un’unione emotiva che nasce nello sport e si realizza in tutti gli altri ambiti della vita. Come ha detto anche Benjamin Franklin Deford, giornalista sportivo statunitense del Novecento, «Lo sport dà il meglio di sé quando unisce». E le Olimpiadi di 50&Più da questo punto di vista hanno già vinto la medaglia d’oro.
© Riproduzione riservata