In un mondo sottoposto a ritmi di vita stressanti il concetto di wellness sta diventando sempre più ampio e, in rete come nei media, si moltiplicano e si diversificano ormai le classificazioni di questo approccio al vivere.
Dopotutto si tratta di un importante settore di business, intorno al quale, come è emerso anche dal Global Wellness Summit del novembre scorso, ruotano cifre incredibili a livello mondiale, da centinaia di miliardi di dollari.
Così, all’inizio di ogni anno, parte la corsa per individuare le tendenze future nel settore. Per il 2020, il Global Wellness Institute – organizzazione che monitora le tendenze mondiali nel settore – ne ha individuate 10.
In cima alla classifica c’è subito la cosiddetta Sleep Economy, che include metodi alternativi per migliorare il riposo notturno, sviluppa devices che controllano in che modo dormiamo, luci “circadiane” biodinamiche per la casa, App con le dosi di luce/buio per chi soffre di jet lag, diete calmanti, integratori ed erbe rilassanti, materassi e guanciali pro sonno, massaggi e terme pro-riposo.
Ma già al secondo posto della classifica ecco che fa capolino la Silver Wellness Economy, proprio quella che ci interessa e che ha come target di riferimento gli over 60. Nel report si legge: “La vecchiaia è più bella di quanto pensi”. Bella sicuramente per chi cercherà di intercettarla riuscendoci, visto che la Silver Wellness Economy crescerà nei prossimi decenni. Oltre alla forma fisica dei nuovi senior, infatti, si interesserà di sviluppare anche corsi contro l’incontinenza e i sintomi della menopausa.
Persino il terzo posto nella lista del Global Wellness Institute si lega in qualche modo alla crescita di domanda che viene dalla terza età: è il wellness giapponese. Il Paese con il maggior tasso di invecchiamento mondiale abbina tradizione – come la filosofia “ikigai” dello svegliarsi al mattino con una visione positiva – e innovazione – introducendo robot anti-stress e anti-depressione negli ospedali e nei centri benessere -. Sono avanzatissime le sue tecnologie nel campo della cura della pelle: usano persino App per l’iPhone in grado di analizzare e dosare in modo ottimale i sieri in base al tipo di pelle.
Quanto al Benessere Mentale (al quarto posto in classifica), si passerà dal lettino dell’analista al computer di casa e ai trattamenti olistici e alternativi. Combatteremo l’ansia, la depressione e quant’altro con Chatbot, robot e piattaforme di consulenza psicologica da remoto. Ad oggi le App per la salute mentale sono oltre 10.000 e quelle per la meditazione raggiungono un business di miliardi di dollari, mentre i software per il “benessere delle relazioni” crescono del 14,8% ogni anno.
Comincia a trovare un suo spazio (al quinto posto) nel wellness anche la Medicina Energetica. Olistica, alternativa e bocciata da quella ufficiale – scrivono gli studiosi – sfrutta il potenziale dei campi magnetici, delle luci e dei suoni per aumentare l’energia del corpo e viene presa sempre più in considerazione nei centri benessere e persino nella progettazione di case pensate per il benessere.
Al sesto posto viene poi il Wellness Religioso, dai boot camp Ramadam alle classi di pilates cattolico, dai ritiri wellness in luoghi cristiani ai canali youtube di fitness musulmano sino al Wellness Sabbatico che, con il suo settimo posto, è adatto per chi vuole ritrovare forma fisica e mentale con un ritiro prolungato dalle attività quotidiane.
I Trattamenti per la salute riproduttiva, collegati alla difficoltà di avere figli, sono all’ottavo posto. Al nono posto troviamo La musica per il benessere: dalla musico-terapia al suono del Gong per calmare l’ansia, dalle tracce musicali per sessioni di mega-meditazione, fino alla musica di precisione con l’aiuto di nuove tecnologie applicate con il supporto di neuro scienziati.
Al decimo e ultimo posto, forse presupposto per un corretta impostazione dell’argomento, gli analisti inseriscono l’importanza che a guidare questi processi ci sia La scienza. Il mondo del wellness infatti è pieno di fake, elisir miracolosi e frodi, da evitare accuratamente perché sempre di salute si tratta.
© Riproduzione riservata