Ai tempi di mia nonna non si buttava via niente. Nemmeno l’esperienza. Un bacio era una cosa rara nella vita di una persona e veniva custodito come un tesoro. Il dolore si conservava gelosamente per non dimenticarlo. E da quello si imparava.”
Sono parole della cilena Marcela Serrano nel suo Il tempo di Blanca che sembrano arrivate a Campoli, in provincia di Benevento, proprio in questi giorni. Proprio sulla panchina in cui Nicolina, Vincenza e Maria tengono in braccio tre bambini di colore, figli degli immigrati del centro di accoglienza locale. Lo scatto di un momento di tenerezza è diventato virale rendendo famose queste tre nonne. La foto è stata postata da Mario Gisoldi sulla pagina Facebook “Sei di Campoli se…” con la didascalia: “Un pomeriggio qualunque abbascio a chiazzólla. Da sinistra: Zì Nicolina, Zì Vicenza e Zì Maria fanno da nonne ai piccoli che vivono nel centro d’accoglienza situato vicino alle loro abitazioni”.
Le reazioni sono state immediate: alcuni hanno puntato il dito contro la foto definendola “artefatta” e “montata a tavolino”, ma la maggior parte degli abitanti di Campoli ne ha colto la genuinità. Tra questi anche Federico, uno dei nipoti delle tre signore, che scrive: “Pensare che 37 anni fa ero su quelle stesse gambe avvolto dallo stesso sorriso e adesso a km di distanza e con qualche anno in più, sono contentissimo di poter condividere le stesse emozioni con un bambino che non conosco ma che merita tutto e di più. Sei bellissima nonna”.
Anche Tommaso Nicola Grasso, sindaco del piccolo comune, si è pronunciato sullo scatto virale: “Si tratta di una semplice foto scattata dai cittadini. Campoli del Monte Taburno è questa, è stato uno dei primi paesi del beneventano ad accettare lo SPRAR ed al momento abbiamo 130 rifugiati integrati”. Una foto, quindi, che rispecchia lo spirito di accoglienza del paese e dimostra che la realtà può essere molto meglio di quella che si respira sempre più spesso sui social.
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