«Il nuovo provvedimento dovrà consentirci di affrontare questa nuova ondata di contagi che sta interessando l’Italia e l’Europa. Non possiamo perdere tempo. Il Paese non può permettersi una battuta d’arresto che può compromettere seriamente l’intero tessuto economico». Con queste parole il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha illustrato ieri sera il nuovo Dpcm che segue di pochi giorni quello del 13 ottobre scorso.
Vista la rapida risalita dei contagi, il nuovo Decreto ha stabilito ulteriori restrizioni. Non ci sarà, tuttavia, alcun coprifuoco. A livello locale sarà possibile stabilire dopo le 21.00 la chiusura al pubblico di vie o piazze . Riguardo alla portata generale delle misure, il presidente del Consiglio ha aggiunto: «Siamo consapevoli che imporremo sacrifici economici agli imprenditori che subiranno gli effetti negativi di queste misure, ma c’è l’impegno del governo a ristorarli».
Di seguito ecco le principali novità introdotte dalle disposizioni che varranno da oggi fino al 13 novembre.
Possibili chiusure di vie o piazze
A livello locale è possibile disporre la chiusura al pubblico, dopo le ore 21.00, di vie o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private.
Scuola in presenza e flessibilità di orario
Le attività scolastiche continueranno in presenza. Per le scuole superiori, invece, verranno favorite forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza. Flessibilità anche sugli orari di ingresso a partire dalle 9.00 e orario pomeridiano.
Al ristorante, non più di sei persone per tavolo
Le attività dei servizi di ristorazione – fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie – sono consentite dalle ore 5.00 sino alle ore 24.00 con consumo al tavolo e con un massimo di sei persone per tavolo, e sino alle ore 18.00 in assenza di consumo al tavolo. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché – fino alle ore 24.00 – la ristorazione con asporto con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. È obbligatorio per gli esercenti di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti.
Restano aperti bar e ristoranti nelle autostrade
Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti. Anche qui vige l’obbligo di assicurare, in ogni caso, il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.
Manifestazioni fieristiche solo con protocolli validati dal Comitato Tecnico Scientifico
Sono vietate le sagre e le fiere di comunità. Restano consentite le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale, previa adozione di protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico, e secondo misure organizzative adeguate alle dimensioni ed alle caratteristiche dei luoghi e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro. Sono sospese tutte le attività convegnistiche o congressuali, ad eccezione di quelle che si svolgono con modalità a distanza.
Nella Pubblica Amministrazione, riunioni a distanza e smart working
Nell’ambito delle Pubbliche Amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni di interesse pubblico. È fortemente raccomandato svolgere anche le riunioni private in modalità a distanza. Saranno incentivate le modalità di lavoro in smart working.
Sale giochi e bingo, apertura solo dalle 8.00 alle 21.00 e a determinate condizioni
Le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo sono consentite dalle ore 8.00 alle ore 21.00. L’apertura è consentita a condizione che le Regioni e le Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori.
Palestre e piscine non chiuderanno (almeno per ora)
Si potrà continuare ad andare in piscina o in palestra. Le strutture però hanno ancora una settimana di tempo per adeguarsi ai protocolli di sicurezza. E al riguardo saranno effettuati controlli.
Sport amatoriale, parte il divieto
Saranno permesse partite e gare sportive a livello regionale e nazionale per i professionisti. No agli allenamenti di squadra, a partite e “partitelle”. È la stretta che il nuovo Dpcm impone agli sport di contatto. Sono vietati quelli svolti a livello amatoriale e arriva il divieto anche per le gare dilettantistiche a livello provinciale.
«Le misure più efficaci – ha ribadito il premier Conte – rimangono sempre quelle di base. L’utilizzo della mascherina, il distanziamento personale e l’igiene delle mani. La situazione è critica e il Governo c’è. Ma ognuno deve fare la sua parte. E tutti insieme riusciremo a superare questo momento difficile».
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