Dal 2011, l’Unione Europea ha promosso una partnership tra gli stati membri a sostegno di un invecchiamento sano e attivo: si tratta di una serie di progetti innovativi che sfruttano le potenzialità dei dispositivi elettronici per migliorare le condizioni di vita e di salute dei senior. Grazie ad alcuni di questi programmi è possibile integrare alcune pratiche di automonitoraggio alle cure mediche e specialistiche.
Tra le proposte più innovative degli ultimi anni c’è HappyAir, l’applicazione nata in Spagna e indirizzata alle persone con disturbi respiratori: nello studio pilota, i pazienti over 65 degli ospedali Doce de Octubre e La Princesa di Madrid sono stati seguiti da un team di educatori che li ha istruiti al corretto utilizzo dell’app. Dopo il periodo di prova, i senior hanno iniziato a registrare i propri progressi sincronizzando i dati del pulsioximetro e fornendo un database aggiornato al medico curante.
Un principio utilizzato anche dalla neonata piattaforma Do CHANGE, ideata per monitorare e ridurre i rischi dei pazienti con ipertensione arteriosa complessa, malattie cardiache o insufficienza cardiaca. Non solo è possibile registrare i dati relativi all’attività cardiovascolare, ma il sistema permette anche di rilevare i cambiamenti di peso o delle abitudini come l’attività fisica, l’alimentazione e il fumo.
Entrambe le applicazioni possono connettersi a Google Fit, una piattaforma che raccoglie tutti i dati della persona collegandosi anche a dispositivi portatili come orologi o bracciali per un controllo a 360°.
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