Sono le imprenditrici, creative, ricercatrici, leader politiche più in vista e di successo in Europa, Medio Oriente e Africa. Oltre all’affermazione personale hanno in comune l’età: sono le 50 donne over 50 più influenti al mondo che secondo Forbes rappresentano meglio la “golden age”.
Scienza
Nel campo scientifico spicca Özlem Türeci, immunologa tedesca di origine turca, co-fondatrice di BioNTec, l’azienda farmaceutica nata nel 2008 e che per prima ha sviluppato la tecnologia dei vaccini a Rna messaggero. Un progresso applicato al Covid con la collaborazione di Pfitzer ma già studiato da anni. Insieme al marito, Türeci è anche fondatrice di Ganymed Pharmaceuticals, incentrata sulla terapia del cancro, venduta per circa 1,4 miliardi di dollari nel 2016.
Sarah Gilbert, ricercatrice britannica, è l’altro volto della lotta contro la pandemia. Co-ideatrice del vaccino Astra Zeneca, venduto in 170 paesi in due miliardi di dosi dalla fine del 2020. In suo onore è nata anche realizzata una Barbie che le assomiglia.
L’italiana Stefania Triva è invece l’amministratore delegato della Copan, che produce dispositivi di raccolta e trasporto per test diagnostici, genomici e forensi. Da quando ha assunto la carica nel 2014, all’età di 50 anni, ha contribuito a far crescere l’azienda a conduzione familiare fino a farla diventare uno dei più grandi produttori mondiali di tamponi floccati speciali per test PCR Covid-19 e altre malattie, con quasi 250 milioni di dollari in ricavi nel 2020.
Finanza
È giordana invece una delle 50 donne over 50 più influenti del mondo della finanza, Nadia Al Saeed, dal 2008 alla guida di Bank Al Etihad, che nel 2014 ha lanciato un progetto per sostenere la partecipazione economica al femminile nel suo paese, facendo aumentare di otto volte le clienti della banca. Al Saeed è stata anche Ministro per le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni nel 2004.
Per restare nella finanza, Jennifer Riria, del Kenya, è la fondatrice del KWFT Microfinance Bank, oltre ad essere a capo del gruppo Echo Network Africa. Con il progetto del microcredito al femminile ha aiutato oltre tre milioni di donne per un totale di 3 miliardi di piccoli prestiti concessi per creare attività lavorative.
Letteratura
La scrittrice bielorussa Svetlana Alexievich è stata la prima donna del suo paese a ricevere il premio Nobel per la Letteratura nel 2015. Nei suoi libri-reportage ha raccontato la vita sovietica e post-sovietica e nel 2020 è stata fra coloro che chiedevano un cambio al vertice in Bielorussia. Critica nei confronti del governo Lukashenko, ha lasciato la sua terra per la Germania.
Moda
Nel campo dell’alta moda spiccano le due italiane Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior dal 2016, dopo una lunga esperienza in Fendi e Valentino, e Donatella Versace, direttrice creativa della maison di famiglia.
Cultura
Italiana è anche Barbara Jatta, storica dell’arte, restauratrice e docente universitaria, alla direzione dei Musei Vaticani dal 2017, prima donna a ricoprire questo incarico. Tante le innovazioni apportate dall’inizio del suo mandato, come la digitalizzazione della Biblioteca Vaticana e i percorsi turistici virtuali, diventati famosi in tutto il mondo durante la pandemia. Jatta è anche membro del Consiglio scientifico del Louvre dal 2018, del Bizot Group, consiglio che riunisce i direttori dei principali musei del mondo dal 2019. È stata anche insignita dal Presidente della Repubblica dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia e Officier de l’Ordre des Arts et des Lettres dal Ministero della Cultura francese.
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