In un videomessaggio, Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha dato l’annuncio dei nuovi provvedimenti presi per arginare la diffusione del Covid-19 nel nostro Paese. Scuole chiuse, stop a manifestazioni ed eventi affollati, attività formativa e lavoro a distanza. «L’Italia, tutta, è chiamata a fare la propria parte. Siamo un Paese forte, che non si arrende. È nel nostro Dna».
Sospensione di tutte le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado fino al 15 marzo ma con la possibilità di svolgere le attività formative a distanza; nessuna manifestazione sportiva con pubblico presente; sospese anche manifestazioni, eventi e spettacoli, compresi quelli nei cinema e teatri. Sono queste alcune delle misure contenute nel nuovo Decreto Legge emanato dal Governo ieri, un provvedimento il cui obiettivo primario è quello di “evitare che il Coronavirus si diffonda ulteriormente nel nostro Paese” e le cui disposizioni, salvo casi specifici, resteranno in vigore fino al 3 aprile.
«Dobbiamo lavorare insieme, verso un comune obiettivo», ha detto il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in un video registrato a Palazzo Chigi ma diffuso sulla propria pagina di Facebook. Un impegno che «deve chiamare a raccolta l’intera Nazione» perché è una sfida che non ha un colore politico. «Non è la prima volta che il nostro Paese si trova ad affrontare emergenze nazionali – ha proseguito Conte – ma siamo un Paese forte, che non si arrende: è nel nostro DNA».
Le nuove misure, che si succedono al Decreto Legge emanato il 23 febbraio scorso, sono state decise nonostante «in Italia la grandissima parte delle persone contagiate guariscono senza conseguenze», sottolinea Conte. «Perché allora tanta preoccupazione?» prosegue. «Perché una certa percentuale di persone contagiate necessita di un’assistenza continuata in terapia intensiva. Ciò significa che finché i numeri sono bassi, il Sistema Sanitario Nazionale può assistere efficacemente i contagiati ma in caso di crescita esponenziale è evidente che non solo l’Italia ma nessun Paese al mondo, potrebbe affrontare una simile situazione di emergenza in termini di strutture, posti letto, risorse umane richiesti».
Nei giorni scorsi il Ministero della Salute aveva disposto l’aumento della disponibilità nazionale delle unità di terapia intensiva del 50% e quello delle unità di terapia sub-intensiva del 100%. «Ma dobbiamo esser consapevoli – sottolinea il Presidente del Consiglio – che nonostante gli sforzi non è possibile potenziare le strutture sanitarie in breve tempo. Per cui il nostro primo obiettivo deve essere il contenimento del contagio».
Da ciò il nuovo Decreto Legge di cui riassumiamo i punti essenziali.
Niente riunioni pubbliche
Sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità e ogni altra attività convegnistica o congressuale.
Cinema e teatri off limits
Sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
Eventi sportivi solo a porte chiuse
Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato. Resta però la possibilità di svolgere le attività sportive utilizzando gli impianti sportivi a porte chiuse, quindi senza la presenza del pubblico, ed è responsabilità delle associazioni e delle società sportive, tramite il proprio staff medico, di effettuare controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus Covid-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano.
Palestre aperte ma…
Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto o all’interno di palestre, piscine e centri sportivi sono ammessi a condizione che si rispettino le norme di igiene e la distanza di sicurezza di almeno un metro tra i partecipanti.
Scuole di ogni ordine e grado chiuse fino al 15 marzo
Sospese le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani. Resta la possibilità di svolgere attività formative a distanza.
Stop a viaggi, visite guidate e gemellaggi
Sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.
Norme per gli accompagnatori dei pazienti…
È vietato agli accompagnatori dei pazienti di restare nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (DEA/PS), salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto.
…e per i visitatori delle Residenze Sanitarie Assistenziali
L’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungodegenza, Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione.
Nel Decreto è anche espressa una particolare raccomandazione “a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità, stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro” e si ribadiscono le norme igienico-sanitarie, per evitare il contagio:
a) lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;
b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
c) evitare abbracci e strette di mano;
d) mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro;
e) igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
f) evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva;
g) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
h) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
i) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
l) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
m) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.
«Oggi a tutti noi è chiesto un impegno per affrontare, uniti, l’emergenza che il nostro Paese sta gestendo – dichiara Gabriele Sampaolo, segretario generale di 50&Più -. Sono persuaso che gli over 60 sapranno dare il buon esempio, come è sempre avvenuto nei momenti di grande difficoltà. Dobbiamo attenerci serenamente alle indicazioni fornite da quest’ultimo decreto legge del Governo, consapevoli di salvaguardare in questo modo il nostro stato di salute e quello di tutti, secondo un principio di responsabilità e solidarietà sociale».
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