Giuseppe Lauriello. Medico pneumologo e storico della medicina. Partecipa al Concorso 50&Pià per la prima volta. Vive a Salerno.
Soffiava il vento sul fragor del mare
quella gelida sera,
testimone del tuo calvario senza fine.
Aprivi l’esile sudario
intirizzita
e mostravi il tuo corpo da vetrina
a uomini affrettati e senza volto,
cupi di desiderio
di un contatto lascivo e senza amore
con le tue carni in fiore.
Muggiva il mare.
Sul viale buio
i lampi fuggitivi di quei fari
schiaravano la notte
e il paracarro dove tu tremavi,
ma non il buio che tenevi in cuore.
Piangevi le tue lacrime mute,
sapor della savana,
quella terra lontana,
che non sgorgava più latte dal seno
per i suoi figli neri,
spremuto da un superbo forestiero,
che largiva veleno su ogni cosa.
E tu raminga
cedesti alla lusinga
dell’uomo biondo e dalla pelle rosa.
Lui ti prese per mano,
ti svaporò qual goccia di rugiada
e ti lasciò, beffardo e disumano,
sul ciglio della strada.