Uno studio della statunitense Yale School of Medicine rivela cambiamenti strutturali e funzionali nel cervello di persone con disturbo da uso di oppioidi, con differenze significative anche tra i sessi.
L’abuso di oppioidi, sostanze come fentanil, ossicodone e eroina, non causa solo allucinazioni, ma può anche influire sulla morfologia del cervello. Questo è quanto emerso da una ricerca condotta dalla Yale School of Medicine, pubblicata sulla rivista Radiology.
La ricerca CLOUDS
La ricerca fa parte del progetto Collaboration Linking Opioid Use Disorder and Sleep Study (CLOUDS), finanziato dai National Institutes of Health. Tra il 2021 e il 2023, sono state confrontate risonanze magnetiche strutturali e funzionali di individui con disturbo da uso di oppioidi in trattamento con metadone e un gruppo di controllo sano.
Dettagli dello studio
Lo studio ha analizzato 103 risonanze magnetiche strutturali e 74 risonanze magnetiche funzionali a riposo di persone con disturbo da uso di oppioidi, paragonandole rispettivamente a 105 e 100 scansioni del gruppo di controllo. L’età media del gruppo con disturbo da uso di oppioidi era di 37 anni, con una componente femminile del 40%. Il gruppo di controllo, invece, aveva un’età media di 27 anni e una presenza femminile del 55%. Tutti i soggetti con disturbo da uso di oppioidi erano in trattamento farmacologico stabilizzato da meno di 24 settimane.
Alterazioni cerebrali significative
L’analisi ha rivelato cambiamenti strutturali e funzionali nelle aree del cervello ricche di recettori per gli oppioidi. In particolare, nel gruppo con disturbo da uso di oppioidi, il talamo e il lobo temporale mediale destro presentavano un volume ridotto, mentre il cervelletto e il tronco encefalico apparivano ingranditi rispetto al gruppo di controllo. Inoltre, è stata osservata una connettività globale aumentata nel cervello dei soggetti con disturbo da uso di oppioidi.
Saloni Mehta, ricercatrice del Dipartimento di radiologia e imaging biomedico della Yale School of Medicine, ha sottolineato l’importanza di comprendere le cause di queste alterazioni per sviluppare nuove strategie di trattamento.
Differenze di genere
Lo studio ha anche messo in luce differenze significative tra i sessi. Nelle donne con disturbo da uso di oppioidi, si è riscontrato un volume della corteccia prefrontale mediale inferiore rispetto agli uomini. Mehta ha evidenziato l’importanza di considerare le differenze di genere negli studi di neuroimaging per comprendere le implicazioni comportamentali e verificare se tali alterazioni siano permanenti. L’obiettivo finale della ricerca è correlare le alterazioni cerebrali osservate con altri fattori e con gli esiti del trattamento.
Un problema sociale negli Stati Uniti
Purtroppo, il contesto di questa ricerca è preoccupante. Negli Stati Uniti, l’uso di oppioidi causa ogni anno migliaia di morti per overdose. Secondo il National Institute on Drug Abuse, nel 2021 circa 2,5 milioni di adulti americani soffrivano di disturbo da uso di oppioidi. Inoltre, i Centers for Disease Control and Prevention hanno registrato oltre 81.000 decessi per overdose da oppioidi nel solo 2023.
Data la portata epidemica del problema, è fondamentale comprendere le alterazioni neurali associate all’abuso di oppioidi per sviluppare strategie di prevenzione e trattamento più efficaci.
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