Sarà un Natale che passerà alla storia. E lo sarà soprattutto per la signora Anna e la sua famiglia, che vivono a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno. Perché Anna, pardon nonna Anna, ha 100 anni, ed è riuscita ad avere la meglio sul Coronavirus.
La febbre e poi il calvario per un tampone
Tutto inizia al principio di novembre, quando arriva l’allarme. Essendo stata a contatto con una persona risultata poi positiva al Covid-19, la signora Anna entra nella lista dei soggetti a rischio.
L’apprensione tra i familiari è tanta, perché Anna inizia a manifestare qualche linea di febbre. Deve fare il tampone: è l’unico modo per accertarne le condizioni di salute. Ma una prassi che dovrebbe essere consolidata si rivela, in realtà, un calvario. Il medico di base dice che serve prima un test sierologico, il laboratorio privato che lo effettua non si rende però disponibile: visto che la donna poteva essere positiva, non ci sono infermieri pronti a recarsi sul posto.
I familiari sono persi, delusi, increduli. Così si rivolgono alla Croce Rossa, che si attiva ed invia personale volontario sul posto per assistere Anna.
Il tampone e poi 33 giorni di isolamento
Il referto purtroppo è positivo, e la donna inizia ad accusare anche sintomi più gravi: febbre a 38°, saturazione in calo ed un po’ di affanno. Anna rimane a casa da sola, costantemente monitorata grazie ad una telecamera installata vicino al suo letto. I suoi nipoti non la perdono mai di vista, le portano il cibo a pranzo e a cena, adottando tutte le precauzioni: casco, guanti e tuta anti-contagio.
Passano 33 giorni, tanto dura il calvario della signora Anna, ma ecco arrivare l’esito del tampone di controllo: nonna Anna è finalmente negativa. Ha superato la guerra, ha sconfitto l’influenza Spagnola, non poteva darla vinta al Covid. Ed allora può gioire oggi, Anna, insieme alla sua famiglia. Forse saranno distanti fisicamente, il giorno di Natale ma di certo i loro cuori batteranno all’unisono: hanno sconfitto il Covid. E questo basta.
© Riproduzione riservata