Una chiamata da un numero sconosciuto, un’offerta di lavoro allettante e l’invito a spostare la conversazione su WhatsApp: così i truffatori cercano di rubare dati sensibili e denaro alle vittime.
Una truffa telefonica legata alla ricerca di lavoro
Negli ultimi mesi, si è diffusa in Italia una nuova truffa telefonica che sfrutta la ricerca di lavoro per ingannare le vittime. La chiamata proviene solitamente da un numero italiano sconosciuto e, una volta risposto, una voce registrata afferma: “Salve, abbiamo ricevuto il tuo curriculum”. A seguire, l’interlocutore invita a salvare il numero e a continuare la conversazione su WhatsApp.
Questa tecnica risulta particolarmente efficace con chi è effettivamente alla ricerca di un impiego e aspetta riscontri da aziende sconosciute. Approfittando di questa aspettativa, i truffatori cercano di ottenere informazioni personali e, nei casi peggiori, svuotare il conto corrente delle vittime.
Come funziona la “truffa del curriculum”
Dopo aver spostato la conversazione su WhatsApp, i truffatori si presentano come agenzie per il lavoro o aziende in cerca di personale. In alcuni casi, viene inviato un link a un modulo online da compilare con i propri dati personali, tra cui nome, cognome, codice fiscale e coordinate bancarie. In altri casi, viene proposta un’opportunità di investimento su piattaforme sospette, con la promessa di guadagni rapidi e facili.
Le testimonianze dei truffati confermano che una volta forniti i dati richiesti, le vittime possono ritrovarsi con accessi non autorizzati ai propri conti o richieste di denaro, con la minaccia di gravi conseguenze se non si procede con il pagamento.
L’allarme sui social e il boom di segnalazioni
Già negli ultimi mesi – e negli ultimi giorni ancora di più – sui social network come Facebook, X (ex Twitter) e LinkedIn sono aumentate le segnalazioni di persone che hanno ricevuto chiamate simili. Molti utenti denunciano di essere stati contattati ripetutamente, anche fino a cinque volte a settimana, da numeri diversi ma con lo stesso copione.
Non si tratta di un caso isolato: le truffe telefoniche sono in costante aumento e stanno diventando sempre più sofisticate. Oltre alla “truffa del curriculum”, esistono altri raggiri simili, come la “truffa del finto carabiniere”, che sfrutta la paura per convincere le vittime a consegnare denaro, e quelle legate a offerte fasulle nel settore di gas e luce.
Come difendersi: qualche consiglio utile
Per evitare di cadere vittima del raggiro, è fondamentale adottare alcune precauzioni:
– Non rispondere a chiamate sospette: se non si sta cercando lavoro, ignorare le chiamate che fanno riferimento a un curriculum inesistente.
– Mai fornire dati personali o bancari: nessuna azienda seria richiede dati sensibili via WhatsApp o telefono.
– Attenzione a cliccare su link sospetti: se si riceve un messaggio con un link per compilare un modulo, verificare sempre la fonte prima di cliccare.
– Controllare l’affidabilità dell’azienda: se si riceve una chiamata da una presunta azienda, è consigliabile cercarla online e contattarla direttamente per verificare la veridicità dell’offerta di lavoro.
– Bloccare e segnalare il numero: se si riceve una chiamata sospetta, è utile bloccare il numero e segnalarlo alla Polizia Postale per aiutare a contrastare la diffusione della truffa.
L’importanza della consapevolezza
Il denominatore comune delle truffe telefoniche risiede nello sfruttamento di situazioni di vulnerabilità: persone in cerca di lavoro, individui preoccupati per i propri cari o soggetti che attraversano momenti di difficoltà personale rappresentano i target privilegiati per i malintenzionati. La consapevolezza e l’informazione emergono quindi come strumenti fondamentali di protezione contro queste minacce.
Gli esperti di sicurezza informatica sottolineano l’importanza di mantenere un atteggiamento critico di fronte a offerte che appaiono troppo vantaggiose. La verifica dell’identità degli interlocutori costituisce un passaggio essenziale, così come l’interruzione immediata della comunicazione in caso di dubbi sulla legittimità del contatto.
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