Da qualche giorno la stampa cinese si sta interessando di Chen Jinying, una donna novantenne, e della sua storia. Il motivo è semplice: Chen si è impegnata duramente per ripagare i debiti che ha contratto per sostenere la sua attività. E alla fine ha persino trovato il modo di fare beneficenza, aiutando altri anziani come lei in difficoltà.
“Nonna Onestà”, dalla medicina tradizionale cinese al commercio
Chen Jinying, soprannominata dai media “Nonna Onestà”, dopo 10 anni può finalmente dirsi in pace con se stessa. Ha appena saldato il suo ultimo debito, 70.000 yuan, pari a circa 9.000 euro, che ancora doveva a suo nipote. Davvero una piccola cifra, se paragonata alla spaventosa somma totale di oltre 20 milioni di yuan.
Ma come ha potuto una donna dalla vita normale, stimata professionista, finire in questa difficile situazione? Per tutta la sua vita Chen ha lavorato nel campo della medicina tradizionale cinese, un approccio alla malattia costruito su oltre 2.500 anni di pratica medica, che comprende varie forme di fitoterapia, agopuntura, massaggio, esercizio e terapia dietetica.
Dopo essere andata in pensione, negli Anni ’90, ha scelto di dedicarsi al settore dell’abbigliamento, realizzando piumini caldi e comodi per gli anziani. Al culmine della sua attività possedeva una fabbrica di 1.000 metri quadrati, nella quale lavoravano oltre 100 dipendenti. Grazie ai fatturati in crescita, nel 2005 ha aperto un nuovo locale e si è dedicata alla beneficenza verso i poveri e gli anziani, ricevendo per questo numerosi attestati di merito.
Fine di un’imprenditrice di successo
A 70 anni Chen poteva considerarsi un’imprenditrice di successo. All’improvviso però le cose hanno cominciato a cambiare. Un inatteso calo nelle vendite l’ha costretta a svendere i 2 locali. Lei non si è arresa e ha deciso di continuare affittando un padiglione nel quale continuare la produzione.
Nonostante la buona volontà, però, gli sforzi si sono dimostrati vani. Alla fine è stata costretta a licenziare i suoi dipendenti e a chiudere l’attività sommersa dai debiti. Ma non ha dichiarato fallimento, come alcuni le consigliavano. Chen non voleva infatti annullare il debito, voleva ripagarlo.
La via più difficile
E così ha iniziato a vendere di persona i piumini rimasti, montando il suo banco nei parchi e nelle vie cittadine, sfidando il gelo invernale. I giovani sui social le rendevano omaggio come esempio di forza e rettitudine delle generazioni più anziane. Ha persino trasformato il suo appartamento di 80 metri quadri in un negozio, usando la camera da letto come magazzino e appendendo i giacconi sul suo balcone per farsi pubblicità.
La sua storia ha cominciato ad interessare anche i media. Al giornalista che le chiedeva se non fosse in pensiero per così tanti debiti, ha risposto con un sorriso che preoccuparsi non avrebbe aiutato la sua situazione. «Devo stare bene per poter rimborsare i prestiti», ha dichiarato con fare deciso.
Il valore della solidarietà
Ma tanta perseveranza e integrità hanno smosso gli animi. Un gruppo di giovani volontari si è offerto di promuovere le sue vendite in streaming. Centinaia di venditori sulla piattaforma di commercio online Taobao (un sito web cinese simile ad Amazon) le hanno offerto gratuitamente le loro vetrine virtuali per un giorno. Lo stesso Taobao ha inserito una nuova parola chiave, “Nonna Onestà”, per facilitare la ricerca ai suoi utilizzatori, che così possono accedere direttamente alla pagina dei prodotti di Chen. Finalmente, due anni fa – grazie alla solidarietà ottenuta – ha ripianato il grosso del suo debito. Immediatamente dopo ha deciso di dedicarsi al prossimo e, come primo gesto, ha donato 140 piumini agli anziani ospiti di una casa di cura. Come aveva sempre fatto.
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