Il Paese del Sol Levante sta puntando sulla tecnologia digitale e sull’intelligenza artificiale per migliorare i servizi e il benessere dei cittadini.
Super tecnologica, robotica, con un ecosistema completamente interconnesso, veicoli e-PaletTe a guida autonoma e zero emissioni in tutta la città. È Woven City, il prototipo di città del futuro che la Toyota costruirà alla base del monte Fuji, in Giappone (foto in apertura). 70 ettari destinati a diventare un “laboratorio vivente” nel quale i ricercatori potranno testare e sviluppare in un ambiente reale, tecnologie digitali e intelligenza artificiale. Woven City ospiterà inizialmente duemila persone, ovvero i dipendenti della Toyota Motor Corporation e le loro famiglie, le coppie in pensione, i rivenditori, gli scienziati in visita. Gli edifici avranno i tetti coperti da pannelli fotovoltaici e produrranno energia solare in aggiunta a quella generata dalle celle a combustibile a idrogeno. Le abitazioni saranno dotate di tecnologia domotica e la salute degli abitanti sarà controllata dall’intelligenza artificiale tramite speciali sensori.
Il Giappone non è nuovo ad iniziative del genere. Ad Aizuwakamatsu, nella prefettura di Fukushima, vivono 118mila persone. Qui è attivo il progetto pilota “Smart City Aizuwakamatsu” con tecnologie digitali applicate in otto aree: energia, turismo, medicina preventiva, istruzione, agricoltura, produzione, finanza e trasporti. Sul portale web del progetto, i cittadini condividono con le amministrazioni ogni tipo di informazione così da monitorare e migliorare i servizi.
Ad Arao, sull’isola di Kyushu, i 52mila abitanti usufruiscono di un altro progetto pilota: lo “specchio del benessere”. Quando ci si specchia, l’intelligenza artificiale che regola il sistema misura il battito cardiaco e altri parametri vitali, oltreché l’umore. In base ai risultati, lo specchio offre consigli per mantenersi in buona salute ed essere felici.
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