Sette giorni per festeggiare le neuroscienze, per diffonderle e farle conoscere meglio; per far conoscere i “miracoli” e i “superpoteri” della nostra mente, grazie all’organo più complesso che la Natura abbia mai generato: il cervello.
Come ogni anno, la Settimana del Cervello, campagna mondiale di sensibilizzazione, diffonde le ultime conoscenze sui progressi che la ricerca scientifica ha raggiunto sul cervello.
Grazie alla collaborazione di Dana Alliance for Brain Initiatives, European Dana Alliance for the Brain e Dana Foundation, psicologi, psicoterapeuti, neuropsicologi, neuroscienziati, biologi e medici condividono con i cittadini gli ultimi aggiornamenti su quest’organo affascinante. Senza dimenticare di fornire i giusti strumenti per migliorarne l’efficacia.
La Settimana del Cervello è online
Anche per la Settimana del Cervello, così come per molte altre manifestazioni, quest’anno gli incontri sono online. Iniziati il 18 maggio, proseguono con date differenti nel corso dello stesso mese: più di mille esperti sono disponibili, anche in appuntamenti serali, per svelare segreti e capacità della mente umana.
Il calendario delle iniziative presenta i link con cui è possibile accedere gratuitamente alla piattaforma dove hanno luogo gli incontri. I laboratori, che si svolgono attraverso webinar (seminari web) e video conferenze, sono rivolti ad ogni età. A partire dai più giovani, coinvolti nell’iniziativa Mr Cervello alla scoperta dei neuromiti. Un’occasione per loro di approfondire il funzionamento di quest’organo, con un occhio ai miti e alle leggende che lo circondano.
Non mancano i workshop sull’importanza del movimento, fondamentale a tutte le età. Ma al posto delle passeggiate all’aria aperta, è possibile, collegandosi via zoom, sperimentare un percorso virtuale. Grazie ad esso si può comprendere la capacità del cervello di acquisire rapidamente nuovi schemi per aiutarci a camminare più fluidamente. Migliorare il modo di camminare, infatti, aiuta a mantenersi in forma e a prevenire le malattie.
Come misurare la salute cognitiva
In questo momento di incertezza non poteva ovviamente mancare uno spazio dedicato al disturbo dell’ansia. Qualcosa che può riguardare persone di ogni età e che l’appuntamento Che ansia quest’ansia!!! può aiutare ad affrontare.
Anche quest’anno, come nelle passate edizioni, particolare attenzione è rivolta alla salute cognitiva degli adulti, divisi in due fasce di età. Con Metti alla prova il tuo cervello (20-60 anni), iniziativa che consiste nel rispondere a domande o svolgere attività, utili a misurare alcune funzioni mentali, s’impara a migliorare la vita quotidiana e lavorativa, implementando attitudini quali flessibilità e pianificazione.
È più specifica, invece, l’iniziativa Metti alla prova il tuo cervello (over 60) rivolta ai senior. Prendendo contatto con un neuropsicologo, è possibile misurare, attraverso prove cognitive, tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana. Così, in presenza di alcuni sintomi – come la tendenza a dimenticare le date, smarrire oggetti o la difficoltà nel trovare le parole e la concentrazione – è possibile procedere ad uno screening cognitivo. Si tratta di semplici prove che coinvolgono la memoria, il linguaggio e la capacità di riconoscere gli oggetti.
Il declino cognitivo: ineluttabile o affrontabile?
Il declino cognitivo è un problema con cui bisogna necessariamente fare i conti col passare dell’età? Escluso il caso delle malattie neurodegenerative, alcune attività possono aiutare il nostro cervello a rimanere in forma più a lungo.
La lettura, la musica, lo studio di una nuova lingua sono utilissimi. Anche i giochi enigmistici, associati al movimento e alla corretta alimentazione, possono mantenere alta la riserva cognitiva. Dunque, perché non “mettersi alla prova”? Questa della Settimana del Cervello potrebbe essere l’occasione giusta.
Il contrasto al decadimento cognitivo è infatti una battaglia che tiene impegnati scienziati e ricercatori di tutto il mondo, ma tutti possono fare la loro parte. Non solo è importante fare attenzione alle eventuali patologie che possano influenzare la nostra buona salute mentale e cognitiva, ma sarebbe anche opportuno sottoporci periodicamente a screening per valutare e monitorare le nostre capacità cognitive.
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