Che gli occhi dicano molto di noi lo sappiamo tutti. Ma forse non ci rendiamo conto che raccontano anche i nostri “affari di cuore”. E qui l’amore non c’entra, si tratta della sua salute.
Un gruppo di ricercatori statunitensi dello Shiley Eye Institute, dell’UC San Diego Health, in uno studio pubblicato
su EClinicalMedicine-The Lancet, è arrivato alla conclusione che sulla retina si possono già trovare i segni che indicano una possibile malattia cardiaca. E per “leggere” la retina basta una tomografia a coerenza ottica (OCT), uno strumento diagnostico non invasivo già utilizzato nel campo dell’oftalmologia.
Secondo i ricercatori, più alto è il numero di RIPL (lesioni perivascolari ischemiche retiniche) nell’occhio, maggiore è il rischio di malattie cardiovascolari. Il rilevamento delle RIPL potrebbe portare precocemente all’identificazione della malattia cardiovascolare, attivando così terapie e strategie adeguate e ridurre potenzialmente il numero di infarti o ictus.
Il team di ricerca ha appositamente esaminato le lesioni della retina, lo strato più interno e sensibile alla luce dell’occhio, per determinare se un disturbo cardiovascolare può essere presente. Gli occhi sono una finestra sulla nostra salute e molte malattie possono manifestarsi nell’occhio. Anche le malattie cardiovascolari non fanno eccezione.
«L’ischemia – ha spiegato Mathieu Bakhoum, autore principale dello studio – è una diminuzione del flusso sanguigno causata da malattie cardiache. Essa può portare a un flusso di sangue inadeguato all’occhio e può causare la morte delle cellule della retina, lasciando un segno permanente. Abbiamo chiamato questo marchio “lesioni perivascolari ischemiche retiniche”, o RIPL, e abbiamo cercato di determinare se questa scoperta potrebbe servire come un biomarcatore per le malattie cardiovascolari».
SINTESI DI: Il cuore negli occhi, www.msdsalute.it, 19-03-2021
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