I dati del 3° Rapporto Censis-Verisure sulla Sicurezza della Casa mostrano un aumento di maltrattamenti e stalking, con la maggior parte dei casi che si verificano tra le mura domestiche. L’importanza della prevenzione e della formazione per gli operatori di sicurezza.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, arriva un rapporto dall’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa Censis-Verisure.
Il terzo rapporto annuale dipinge un quadro preoccupante della violenza di genere in Italia, evidenziando come la casa, luogo che dovrebbe rappresentare sicurezza e protezione, si trasformi troppo spesso in un teatro di violenza e paura per molte donne.
I numeri delle violenze
I dati del 2023 rivelano un incremento del 2,8% nei casi di maltrattamenti contro familiari e conviventi, raggiungendo la cifra di 25.260 episodi. Degno di nota è l’aumento del 4,6% dei casi di stalking e atti persecutori, con 19.538 segnalazioni. Sebbene si registri un calo dell’1% degli episodi di violenza sessuale (6.231 casi) e del 10% degli omicidi di donne (117 nel 2023 contro 126 nel 2022), la situazione rimane critica e richiede un’azione immediata.
Il rapporto evidenzia una forte correlazione tra violenza di genere e spazio domestico. Il 69,2% delle chiamate al numero verde antiviolenza 1522 riguarda infatti episodi avvenuti all’interno delle abitazioni. Questa statistica sottolinea la necessità di una maggiore attenzione alla sicurezza domestica e alla protezione delle donne all’interno delle proprie case, spesso da parte di persone di loro fiducia, amplificando il senso di vulnerabilità e rendendo più difficile chiedere aiuto.
Un costante sentimento di paura
La paura è un elemento costante nella vita di molte donne. Il 29,2% delle donne intervistate dichiara di avere paura di stare sola in casa di notte, a fronte del 14,7% degli uomini. Il 42% delle donne teme di uscire lasciando la propria abitazione incustodita. Questa paura è ulteriormente aggravata dal fatto che oltre un terzo dei nuclei familiari italiani è composto da una sola persona, con una predominanza di donne anziane (71,7% dei single).
Una Centrale Operativa sempre a disposizione
Di fronte a questa emergenza, Verisure insieme all’associazione Differenza Donna, dal 2022, ha previsto una formazione specifica per le guardie giurate di una Centrale Operativa, attiva tutti i giorni, per garantire una risposta adeguata e professionale alle chiamate di soccorso delle vittime di violenza.
Dal gennaio 2024, sono state 23 le chiamate di emergenza ricevute dalla Centrale Operativa da parte di donne in pericolo. Ma l’iniziativa non si è limitata alla formazione degli operatori; la multinazionale che si occupa di sicurezza ha esteso la sensibilizzazione a tutto il personale aziendale, convinta del ruolo fondamentale che le aziende possono svolgere nella lotta contro la violenza di genere.
“Le aziende – si legge in una nota Verisure – hanno un importante ruolo, potere e responsabilità sociale: possono essere promotrici di valori positivi, fare da attivatore di cambiamenti comportamentali, e da cassa di risonanza di abitudini per rompere stereotipi”.
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