La Pinacoteca di Brera, a Milano, contiene una delle più celebri raccolte della pittura italiana e alcuni dei massimi capolavori dell’arte mondiale. Anche se, come gli altri luoghi della cultura, è attualmente chiusa al pubblico, non vuol dire che non possa essere visitata. Grazie al formato digitale, infatti, un giro sul sito della Pinacoteca di Brera può rivelarsi un suggestivo viaggio alla scoperta dell’arte.
Con la campagna promossa dal MiBactT #laculturanonsiferma, la Pinacoteca di Brera e Haltadefinizione hanno messo a disposizione della collettività immagini in altissima definizione delle opere più importanti della collezione museale: sul sito internet della Pinacoteca si può accedere a una sezione speciale dedicata alla visione “ravvicinata” dei grandi capolavori
Faccia a faccia con le opere: uno sguardo da vicino alle Collezioni
La visita può iniziare con un tour panoramico delle collezioni, magari per programmare oggi la nostra visita di domani. Ci si può spostare da una raccolta all’altra mendiante le frecce sul monitor. In basso, a sinistra, c’è la descrizione di ogni sala.
Ma c’è la possibilità di altre piacevoli esperienze. Infatti, nella sezione Collezioni, sono raccolte tutte le opere della Galleria e, data la vastità della raccolta, è prevista un’utile ricerca avanzata. Le tele sono correlate da una minuziosa descrizione. Cliccando su ciascuna di esse – riprodotte ad altissima risoluzione – apriamo una pagina, all’interno della quale è possibile inquadrare ogni dettaglio. Una visione minuziosa, che difficilmente avremmo ad occhio nudo, se fossimo realmente all’interno delle Sale. Possiamo anche decidere se accedere ai contributi mediatici che vi si riferiscono (video, collegamenti con altre opere).
Scoprendo il sito web della Pinacoteca di Brera
Ma una visita virtuale alla Pinacoteca di Brera non si conclude con un incontro ravvicinato con i suoi capolavori in formato digitale. Nella sezione Brera Media, troviamo Appunti per una resistenza culturale, attraverso cui il personale del museo, a partire dal suo direttore James Bradburne, ci raccontano alcune delle opere più note.
È l’occasione per apprezzare una tela al di là della sua bellezza puramente estetica. I nostri “ciceroni”, infatti, ci svelano gli aspetti reconditi delle opere più significative della raccolta. Potremo scoprire così che nel romanticismo de Il Bacio di Francesco Hayez si nasconde il messaggio risorgimentale italiano. O assisteremo ad una zuffa tra cane e gatto, ai piedi di una tavola del ‘500, come nella Cena in casa di Simone del Veronese.
Nella sezione Brera stories, inoltre, i più curiosi potranno conoscere aneddoti o storie del mondo dell’arte. Come il racconto del ritrovamento della Gioconda, visto con gli occhi del direttore del Museo dell’epoca, Ettore Modigliani. O l’incontro con una donna coraggiosa, Fernanda Wittgens, che ha sfidato le bombe per salvare le opere.
Navigando sul sito ci rendiamo conto che una visita virtuale non sminuisce la bellezza né l’importanza, né tanto meno la comprensione di un’opera. In realtà, è solo un’esperienza diversa, un modo nuovo di approcciarsi all’arte. Siamo certi che non dimenticheremo domani – quando entreremo di nuovo in un museo – ciò che abbiamo appreso oggi, rimanendo a casa.
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