Gli omosessuali anziani spagnoli denunciano il trattamento discriminante che si trovano a dover subire in caso di ricovero in una casa di cura, anche in città come Madrid.
Lo ha spiegato Pedro Antonio Beguería, di 71 anni: «Da giovani siamo andati a vivere in una grande città dove ci sentivamo più liberi di condurre apertamente le nostre esistenza, ma, adesso che siamo anziani, abbiamo paura di dover tornare a nasconderci in quell’armadio dal quale siamo usciti dopo tante difficoltà».
Effettivamente, uno studio presentato a Madrid, condotto su un campione di persone omosessuali, transessuali e gay maggiori di 55 anni, ha mostrato come ben un 50% di loro, dopo aver mostrato apertamente la propria condizione sessuale nel corso di gran parte della loro esistenza, ha deciso di occultarla al raggiungimento di questa fascia di età.
Manuel Martínez, direttore dell’Imserso, l’Istituto statale che si occupa delle problematiche relative alla terza età, ha riconosciuto la vulnerabilità di questa categoria, che spesso mostra segnali depressivi molto forti e propositi suicidi ricorrenti.
SINTESI DI: “Los mayores LGTB nos quedamos más solos”, Ángel Miguel Medina, El País, 17-12-2019
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