Beira è la seconda città del Mozambico, sulla costa dell’Oceano Indiano, ed è qui che la Comunità di Sant’Egidio ha aperto una casa famiglia che può ospitare fino a cinque anziani. Si tratta di un’abitazione a misura d’uomo, sorta nel quartiere popolare di Munhava, dove da anni la Comunità è impegnata anche in attività di supporto allo studio.
La ricostruzione dopo il ciclone Idai e la nuova vita di Joaquina
La casa è stata inaugurata poco prima dell’arrivo del ciclone Idai. È il 14 marzo 2019, infatti, quando questo si abbatte sul Mozambico provocando migliaia di morti e devastando una regione molto ampia.
Purtroppo, anche la casa famiglia subisce ingentissimi danni alle sue strutture. È tutto da rifare, ma non c’è tempo e spazio per lasciarsi travolgere dalla tristezza. Non ci si può arrendere in queste zone. La macchina organizzatrice riparte e, dopo vari mesi di intenso lavoro, la casa famiglia torna ad essere agibile e nuovamente funzionante. Pronta ad accogliere chi ha bisogno e conta sui suoi servizi.
La prima ospite a fare il suo ingresso nella struttura è Joaquina. Ha 74 anni Joaquina e una vita difficile alle spalle. Dopo la morte del marito è stata costretta ad abbandonare anche la propria casa. Rimasta completamente da sola, ha finito col vivere di elemosina, contando solo sugli aiuti che, da anni, riceve dalla Comunità. Era andata a vivere in una capanna ai bordi di un canale di drenaggio, in condizioni davvero precarie.
Ora però è riuscita a voltare pagina ed è iniziato per lei un nuovo capitolo della sua vita. Non sarà più sola: a breve infatti arriverà una coinquilina, Ana, anche lei da anni seguita dalla Comunità.
Sant’Egidio in Mozambico: una casa per gli anziani del posto
Sono circa ottocento gli anziani a cui la Comunità di Sant’Egidio, da oltre 20 anni, offre due volte al mese un pacco alimentare. Su questa categoria estremamente fragile si sono concentrati gli aiuti della Comunità alle prese con il post-ciclone. A Breira questo tornado ha danneggiato il 95% delle case. Le più povere e precarie sono state completamente distrutte. Molte di queste erano degli anziani. In questi mesi, grazie al lavoro della Comunità, sono state consegnate 38 nuove abitazioni. E il progetto continua ad andare avanti.
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