Ha 85 anni, è argentina, vive a Buenos Aires ed è una patita di videogiochi. Isabel Martinotti è una nonna che spopola nel web, amatissima da giovani e meno giovani, anche al di fuori dei confini nazionali. Ha scoperto questa passione quindici anni fa, grazie a suo nipote Germán. Aveva 9 anni lui, quando ha iniziato ad andare da solo a trovare la sua abuela (nonna). Isabel inizia a giocare ai videogiochi per fargli compagnia, per allietare il suo tempo libero. «Grazie a quel mezzo mi sono resa conto che lui si apriva con me, mi raccontava della sua vita, io gli davo dei consigli: stavamo costruendo una relazione molto aperta», ha raccontato Isabel davanti ai microfoni di una televisione argentina. Passano così gli anni, e i due continuano a coltivare la loro passione. Si sfidano davanti allo schermo, fanno dei tornei per vedere chi conquista più punti, gareggiano per capire chi tra i due finisce più round. Isabel definisce il gioco uno strumento genitoriale, e diffida da chi crede che i videogiochi possano generare comportamenti violenti nei loro utenti. Nonna Isabel, al contrario, esalta la funzione educativa di questa forma di intrattenimento.
«Una forma che – ci tiene a precisarlo – non ha età. Se posso farcela io, chiunque può riuscirci, specialmente perché, se usati con criterio, i videogames possono generare un legame meraviglioso e di vicinanza con la famiglia», racconta. E aggiunge anche un altro beneficio, di certo non trascurabile: «Il gioco aiuta ad esercitare la mente e a trovare soluzioni ai problemi. In fondo, tutti siamo dei giocatori. Ci sono persone che giocano a carte, altre che si dilettano a passare il tempo risolvendo i cruciverba, e poi ci sono quelli come me, che amano i videogiochi», afferma. Per Isabel, trovare uno spazio di comprensione con i figli ed i nipoti è stata la chiave vincente per trasmettere loro dei valori importanti, per farli diventare degli “esseri umani consapevoli”, e ne va orgogliosa.
Sicuramente c’è un pregiudizio nel mondo dei videogiochi, che da sempre viene associato ai bambini e ai giovani. Questa nonna argentina scardina un simile tabù. Con la sua quindicennale esperienza con il joystick in mano, Isabel è sicuramente più rodata dei teenagers che, oggi, passano giornate intere a sfidarsi davanti allo schermo. Ed ammette che vuole continuare a farlo, per molti e molti anni ancora. Tra i suoi giochi preferiti ci sono Final Fantasy e The Witcher 3.
Anche suo nipote Germán non vuole rinunciare a questo momento tutto loro. Lui, ora, di anni ne ha ventotto, però continua a recarsi da sua nonna, quando gli impegni glielo permettono e, assicura, i loro pomeriggi insieme sono davvero uno spasso. È anche grazie a lui che sua nonna è diventata una star del web. Hanno iniziato a caricare i primi video su YouTube. In breve tempo hanno conquistato migliaia di fan, il loro canale è cresciuto a dismisura, ed è arrivato anche l’interesse dei media televisivi argentini.
Oggi nonna Isabel è approdata anche su con l’account “abuelagamearg”, dove vanta oltre settemila follower. Durante la quarantena si è cimentata anche nel mondo di TikTok, realizzando dei balletti molto divertenti, sempre con il joystick in mano. È un piacere seguirla sui social: sempre con il sorriso stampato sulla bocca, sempre concentrata con la sua Ps4, con lo sguardo attento per non compiere errori e vincere quadro dopo quadro. Non si prende molto sul serio e, forse, è proprio questo il suo segreto, ciò che la rende la abuela di tutti e le fa avere un seguito così importante.
Allo stesso tempo dispensa messaggi importanti, come quando, durante l’emergenza Covid-19, ha portato l’attenzione sull’importanza dell’uso delle visiere. E dispensa anche consigli alla sua folta community, per poter godere appieno dell’esperienza dei videogames: «Gioca, riposa per quindici minuti, fai una passeggiata, metti in movimento il tuo corpo, e poi continua a giocare di nuovo». Parola di nonna Isabel!
I videogiochi oggi: un vero e proprio stile di vita
Il 29 agosto si celebra la “Giornata mondiale dei videogiochi”. Una ricorrenza che è iniziata nel 2008, grazie alla spinta delle principali riviste di settore.
Fino a qualche anno fa gli amanti dei videogames erano considerate persone che non avevano altro di meglio da fare che chiudersi in casa con un joystick in mano.
Oggi, al contrario, è raro trovare un’abitazione che non abbia almeno una console. I videogiochi, infatti, sono diventati uno stile di vita ed ora, grazie allo sviluppo delle tecnologie mobili, il loro mercato si è ulteriormente ampliato.
Negli Stati Uniti, l’età media dei gamers è di 30 anni, e giocano all’incirca da dodici anni. Secondo diversi studi e sondaggi, quasi il 50% degli adulti, ad un certo punto della loro vita, ha giocato a qualche tipo di videogioco.
Sebbene ci siano molte giocatrici, il mondo dei gamers è formato per la maggioranza da giocatori uomini.
© Riproduzione riservata