La moda è sempre stata parte integrante del Festival. Ogni anno alla kermesse canora c’è un outfit che si imprime nella memoria collettiva o che spiazza per stravaganza o suscita polemiche. Si parla tanto di musica, ma anche i look catturano l’attenzione dei media e dettano tendenze, con importanti brand a contendersi i nomi in gara e non solo.
Il colore nero è protagonista assoluto quest’anno. Di colori se ne sono visti ben pochi addosso agli artisti, a parte i completi monochrome degli Articolo 31, LDA, Colapesce e Dimartino e Lazza (che chiude la gara con il peggior completo visto nella serata finale).
La moda del Festival di Sanremo: da Armani a Moschino
Le paillettes e i cristalli hanno fatto da padroni impreziosendo numerosi look tra cui quelli di Mara Sattei (la più elegante del Festival in Armani Privè), della campionessa di pallavolo Paola Enogu, dei Cugini di Campagna, di Giorgia (in Dior), di Paola e Chiara (Dolce&Gabbana firmano gli abiti e soprattutto le t-shirt, capo iconico degli anni duemila, con le scritte “Paola e Chiara per sempre“). In tema di scintillio, preziosissimi gli abiti di Francesca Fagnani (Giorgio Armani Privè), co-conduttrice della terza serata, che tra scollature vertiginose, pizzi floreali, effetto nude e toni glitter, ha rappresentato magnificamente il glamour e l’eccellenza dell’alta moda italiana.
Made in Italy scelto anche da un’altra presenza femminile di spessore, l’attrice Chiara Francini, che con i suoi raffinati abiti Moschino, si contraddistingue per eleganza, ironia, stravaganza e alloure di altri tempi.
La moda del Festival di Sanremo: dalla pelle ai completi “fluidi”
Numerosi hanno indozzato capi in pelle nera, sia maschili che femminili; emblematico il completo di Marco Mengoni con decorazioni barocche dorate. Look vintage di grande impatto che strizza l’occhio e omaggia il Maestro Gianni Versace, ma che poco si addice al mood del suo brano. Anche la nuova versione di Levante, sopracciglia e capelli decolorati, ha stupito la platea, in una micro-tuta di pelle a coulotte (in più di una serata), in abbinamento a scarpe platform altissime e collant scuri (tutto Etro).
La fluidità di genere è rappresentata quest’anno dalla giovanissima cantautrice Ariete con i suoi completi maschili (Marni), e da Rosa Chemical, tra outfit fetish firmati Moschino, con tatuaggi, lunghissime unghie laccate, make-up impeccabile. Ci è mancato Achille Lauro dello scorso anno, con i suoi sfavillanti travestimenti glam rock, che torna nella serata conclusiva della kermesse con un total look rosso fiammante, top di velluto con guanti incorporati, lontano purtroppo dai fasti delle sue performance migliori.
La moda del Festival di Sanremo: i messaggi del look
Sanremo negli anni ha saputo svestirsi del suo perbenismo e rigore. Interessato agli ascolti e a far spettacolo, lo fa anche attraverso gli abiti che spesso veicolano dei veri e propri messaggi. Gianluca Grignani (in John Richmond) si toglie la giacca e mostra la scritta di strass “No war” o i bottoni e spille con bandiere arcobaleno.
Chiara Ferragni con i suoi abiti manifesto custom made firmati Dior della prima serata e con le opere-scultura della Maison Schiaparelli in quella di chiusura. Pur non scegliendo alcun brand italiano a rappresentarla sul palco dell’Ariston, la nota influencer porta in scena un altro potente messaggio. Un abito composto da una sottoveste blu (colore simbolo della sacralità della maternità) e un bustier di metallo dorato scolpito sul corpo a rappresentare la donna guerriera, sicura e forte, che lotta ogni giorno per non essere considerata solo un apparato riproduttivo. E si conferma ancora una volta icona fashion indiscussa.
La moda del Festival di Sanremo: i due conduttori
Nota di merito e stile ai conduttori, sempre fedeli a sé stessi: Amadeus nelle sue ormai iconiche vistose giacche di Gai Mattiolo e Gianni Morandi impeccabile con infinite versioni di giacche smoking di velluto Armani.
Nella competizione di stile, l’ultimo posto se lo aggiudica Shari, ingessata in tubini Dolce &Gabbana, carichi e pacchiani. Anna Oxa non classificata a causa di un look quantomeno “anonimo” dalla testa ai piedi in quest’edizione, in controtendenza assoluta. Tananai vince per l’eleganza coi suoi outfit sartoriali Gucci. Infine, Elodie, trionfa per talento, bellezza e per i look contemporanei, la vera diva di questa edizione.
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