Nel marzo del 1985, sull’ultima pagina de L’Espresso, Umberto Eco dava vita alla rubrica “La Bustina di Minerva”. In uno dei suoi celebri scritti all’interno della rubrica, Eco illustrò il parallelismo tra gli anziani e i libri. “Sin dall’antichità le famiglie e le tribù hanno avuto bisogno dei “vecchi” perché con il linguaggio sono diventati la memoria della specie: si sedevano nella caverna, attorno al fuoco, e raccontavano quello che era accaduto prima che i giovani fossero nati. Così, dopo questi racconti, un giovane di vent’anni era come se ne avesse vissuti cinquemila. I fatti accaduti prima di lui, e quello che avevano imparato gli anziani, entravano a far parte della sua memoria. Oggi i libri sono i nostri vecchi. Chi non legge sta vivendo e vivrà solo la sua vita, mentre chi lo fa ne ha vissute moltissime”.
I lettori più forti? Le giovani teen-ager
Sarò per questo che, in Italia, a cogliere le grandi opportunità della lettura sono soprattutto i giovani, desiderosi di conoscere e ancora acerbi di esperienze. Lo rivelano i dati divulgati dall’Istat con il Rapporto sulla Lettura 2019. Nonostante il numero dei lettori non sia mai cambiato negli ultimi anni, la quota più alta è costituita dai millenials. A partire dall’anno 2000, infatti, gli amanti della lettura erano circa il 38,6% della popolazione che a partire dai 6 anni di età aveva letto almeno un libro all’anno per motivi non strettamente collegati a scuola o lavoro. L’andamento di questo dato è stato crescente fino a toccare il massimo nel 2010 per poi diminuire e tornare a uno stabile 40,6%. Una percentuale in cui pesa soprattutto il contributo dei ragazzi nella fascia tra i 15 e i 17 anni in cui si tocca un picco del 54,5%. Ma il divario più rilevante si registra tra uomini e donne. La percentuale relativa alle lettrici, infatti, è del 46,2% mentre quella dei lettori è al 34,7%. Un primato femminile che persiste dal 1988 e che quest’anno tocca un picco nelle ragazze tra gli 11 e i 19 anni (oltre il 60% ha letto almeno un libro nell’anno), mentre la quota di lettrici scende sotto il 50% dopo i 55 anni.
Il divario digitale colpisce anche la lettura
Prendono sempre più piede i prodotti editoriali digitali. Nel 2018, infatti, circa 4 milioni e 800 mila persone hanno dichiarato di aver letto e-book o libri online. Niente di paragonabile, comunque, agli amanti del cartaceo che compongono il 91,9% dei lettori totali. Ancora pochi, invece, gli utilizzatori di audiolibri che sono circa il 2,1% della popolazione lettrice. Sull’uso dei dispositivi digitali per la lettura e l’ascolto, però, potrebbe giocare un ruolo fondamentale il divario digitale. I giovani lettori, infatti, sono i massimi fruitori di questi strumenti, mentre il dato scende nelle fasce di età successive, fino a sparire quasi completamente dopo i 75 anni. Viceversa, la lettura esclusiva di libri cartacei è più diffusa tra i bambini fino ai 10 anni e tra gli over 44.
Le città che leggono di più
Le differenze sembrano presentarsi anche tra le varie regioni d’Italia. Il 49,4% delle persone residenti a Nord-ovest e il 48,4% di quelle del Nord-est hanno letto almeno un libro all’anno. Al Sud, invece, la quota di lettori scende al 26,7% mentre nelle Isole si conferma una realtà differenziata tra Sicilia (24,9%) e Sardegna (44,7%). In generale, però, l’abitudine alla lettura è molto più diffusa nei Comuni fulcro delle aree metropolitane, dove si dichiara lettore il 49,2% della metà degli abitanti, mentre la quota scende al 36,1% nei Comuni con meno di 2mila abitanti. Un dato indagato anche da Amazon che, nel mese di agosto, ha pubblicato la classifica del 2020 sulle grandi città italiane che leggono di più. Esaminando i libri acquistati, sia in formato cartaceo che digitale, dai clienti della piattaforma è Milano ad aggiudicarsi il primo posto. Sul secondo gradino Roma, seguita da Torino e Bologna, mentre Napoli fa il suo ingresso quest’anno tra le prime dieci. Rilevante la crescita di Palermo, che passa dal 47° al 13° posto, Bari, che scala dal 46° al 20° posto e Reggio Calabria, che migliora la propria classifica dal 50° al 36° posto.
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