La Giornata internazionale della felicità compie 10 anni. A istituirla è l’Assemblea generale delle Nazioni unite nel giugno del 2012. È uno stato d’animo – di cui ora più che mai si avverte l’esigenza – ma la felicità per l’Onu è, prima di tutto, un diritto. Perché si celebra il 20 marzo? Quali sono gli Stati più felici al mondo?
«Felicità come scopo fondamentale dell’umanità»
L’assemblea generale delle Nazioni Unite istituisce la Giornata internazionale della felicità e sceglie la data del 20 marzo per le celebrazioni. Un giorno simbolico che ricorda l’equinozio di primavera, la stagione che più di tutto indica la rinascita. E rinascita sia per una popolazione mondiale che prova a uscire da due anni di pandemia e che guarda al conflitto russo-ucraino con il cuore dilaniato da dolore e paura.
«L’Assemblea generale […] consapevole di come la ricerca della felicità sia uno scopo fondamentale dell’umanità, […] riconoscendo inoltre la necessità di un approccio più inclusivo, equo ed equilibrato alla crescita economica che promuova lo sviluppo sostenibile, l’eradicazione della povertà, la felicità e il benessere di tutte le persone, decide di proclamare il 20 marzo la Giornata Internazionale della Felicità, invita tutti gli stati membri, le organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, e altri organismi internazionali e regionali, così come la società civile, incluse le organizzazioni non governative e i singoli individui, a celebrare la ricorrenza della Giornata Internazionale della Felicità in maniera appropriata, anche attraverso attività educative di crescita della consapevolezza pubblica […]».
La classifica dei Paesi più felici al mondo: al primo posto c’è la Finlandia
Ogni anno, a partire dal 2012, il Sustainable Development Solutions Network pubblica il World Happiness Report: una mappa che regala la fotografia della ‘felicità’ in 149 Paesi. La pubblicazione si basa sui dati del Gallup World Poll e della Lloyd’s Register Foundation, che ha fornito l’accesso al World Risk Poll. Il rapporto 2021 registra i dati tra gli anni 2018 e 2020 e fa i conti con la pandemia e con i suoi effetti. Sul podio, come Paese più felice al mondo, troviamo la Finlandia seguita da Danimarca e Svizzera. L’Italia si attesta solo al 25esimo posto e l’Afghanistan ultimo. I parametri di valutazione sono: supporto sociale, libertà di scelta, generosità, percezione di corruzione del governo del Paese e recenti esperienze emotive.
Felicità: anche il brano cult degli anni ’80 nasce a marzo
La felicità, certo, ha tutto a che a vedere con l’emotività. Così come la musica e con i brani che ormai fanno parte della nostra storia. Chi, ad esempio, non inizia a canticchiare il brano cult di Al Bano e Romina Power al solo sentire la parola “felicità”? I due lo hanno portato sul palco 40 anni fa, era – per una strana coincidenza – il mese di marzo del 1982. In Italia – e poi in tutto il mondo – l’album ha venduto 25 milioni di copie. È entrato nelle nostre radio, nei nostri iPhone, nelle serate da piano bar e in riva al mare con le corde della chitarra in una notte di mezza estate. E ancora oggi, in molti casi, la “felicità è tenersi per mano e andare lontano”.
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