Il Movimento mondiale della gentilezza lancia un appello all’ONU per inserirla tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e per riconoscerla come tredicesima dimensione dei BES
Introdurre la gentilezza tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e inserirla come tredicesima dimensione dei BES, gli indicatori del Benessere Equo e Sostenibile italiani. Questa la richiesta che i rappresentanti del Movimento mondiale della Gentilezza hanno redatto in un documento destinato al Governo italiano, al Parlamento europeo e all’ONU, a conclusione dell’Assemblea mondiale. L’evento, che si è svolto a Palermo, ha visto rappresentanti e ispiratori di tutto il mondo a confrontarsi sul tema per chiedere che sia riconosciuta come strumento di utilità sociale.
L’appello alle istituzioni
“Il documento diretto al governo italiano, al parlamento europeo e all’ONU è l’obiettivo naturale di questa assemblea mondiale – spiega la presidente del Movimento italiano Natalia Re – Negli anni abbiamo lavorato affinché la gentilezza fosse considerata molto di più che un gesto e oggi siamo a un punto di svolta perché la percezione che se ne ha sta effettivamente cambiando. Occorre allora che tutta la società si alleni alla gentilezza, che la integri nelle proprie mansioni e che la utilizzi. Per questo chiediamo in primis che siano proprio le istituzioni a riconoscerla come utile ed essenziale”.
ONU istituzionalizzi la Giornata mondiale della gentilezza
Non solo. Nel documento alle tre istituzioni anche la richiesta di rendere ufficiale la Giornata mondiale della gentilezza, che è stata introdotta nel 1998 dal World Kindness Movement ma che è ancora soltanto una consuetudine. “Ufficializzare la giornata mondiale è un altro punto fondamentale che chiediamo all’ONU – spiega Natalia Re – Una giornata mondiale serve a sensibilizzare la società tutta, dai governi alle comunità, accendendo un faro sull’argomento. Da qui la nostra richiesta: abbiamo bisogno che la gentilezza sia istituzionalizzata”.
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