Tra le prime a farlo, già nel 2018 la Francia aveva chiesto agli studenti delle scuole medie di spegnerlo nelle ore di lezione. In quest’ultimo periodo però sta inasprendo la normativa. I ragazzi tra gli 11 e i 15 anni saranno tenuti a chiudere gli smartphone negli armadietti o in un apposito sacchetto. Potranno riprenderli solo al termine della giornata scolastica.
Il tentativo di allontanare i minori dalla costante connessione offerta dagli smartphone, soprattutto nelle ore dedicate all’apprendimento, è una tendenza globale degli ultimi anni. La Francia, in particolare, ha intrapreso con decisione questa strada già dal 2018, quando ha chiesto agli studenti delle scuole medie di spegnere i propri smartphone durante le lezioni. Ora, con un ulteriore giro di vite, il Paese transalpino mira a una disconnessione più radicale per i ragazzi tra gli 11 e i 15 anni, richiedendo che i dispositivi vengano riposti in spazi dedicati per l’intera durata della giornata scolastica.
Perché la Francia vieta l’uso dello smartphone nelle scuole
È stato lo stesso ministro dell’Istruzione, Élisabeth Borne, ad annunciare la nuova normativa. Entrerà in vigore a partire da settembre 2025 nelle scuole medie e le motivazione è legata al benessere e al successo degli studenti. Un’analisi su vasta scala, condotta su 50.000 studenti di 180 scuole medie francesi per sei mesi, ha fornito l’evidenza cruciale per la nuova stretta sull’uso degli smartphone. Come rivelato dalla stessa Borne, il programma pilota “pausa digitale”, con la custodia obbligatoria dei telefoni negli armadietti durante le lezioni, ha prodotto benefici tangibili: non solo una maggiore capacità di concentrazione tra i ragazzi, ma anche un miglioramento significativo delle dinamiche sociali, con una notevole riduzione degli episodi di bullismo. Questi risultati hanno convinto il governo a estendere su scala nazionale una pratica già sperimentata con successo.
Insegnanti e genitori sono a favore
Dunque, la decisione francese di limitare ulteriormente l’uso degli smartphone a scuola trae ispirazione da un feedback ampiamente positivo. Lo studio condotto ha evidenziato un miglioramento significativo dell’ambiente scolastico, accolto con favore da genitori e insegnanti. Ma la mossa del Ministero dell’Istruzione si basa anche su solide raccomandazioni di esperti, che suggeriscono di ritardare il possesso del primo telefono e l’accesso a internet rispettivamente fino agli 11 e ai 13 anni. Inoltre, ha tutto l’appoggio degli insegnanti e dei genitori degli studenti.
© Riproduzione riservata