Mentre il 2024 registra un numero record di casi in Italia e nel mondo, il ministero della salute tranquillizza: niente allarmismi ma occhio alla prevenzione
Dengue è il nome esotico di una malattia trasmessa dalle zanzare del genere Aedes aegypti, che negli ultimi tempi è diventato familiare anche in Italia. Secondo i dati della sanità, dal 1 gennaio al 10 giugno 2024, al sistema di sorveglianza nazionale risultano 259 casi confermati di Dengue: tutti associati a viaggi all’estero, età mediana di 43 anni, 50% di sesso maschile e nessun decesso. Dunque non si registrano situazioni che facciano pensare ad una diffusione autoctona del virus sul territorio italiano. Tuttavia, avverte il ministero, la prevenzione tramite vaccino è invece importante per chi ha in progetto un viaggio nelle zone a rischio (info su www.viaggiaresicuri.it).
Dove la zanzara è di casa
L’insetto trasmettitore vive in vaste zone del mondo. In America Centromeridionale – ricorda l’Oms – già dagli inizi dell’anno i contagi sono cresciuti del 304% rispetto al 2023. La maggior parte in Brasile, Paraguay, Argentina e Perù. Ma il virus è endemico anche in vaste aree di Asia, Africa e nel Mediterraneo orientale. La causa per l’Oms sta nel cambiamento climatico che ha fatto aumentare il caldo e l’umidità, ma non solo. I sistemi sanitari dei paesi più fragili hanno risentito degli effetti della pandemia di Covid con il conseguente calo nel controllo e nella sanificazione dei territori habitat delle zanzare. Bisogna poi aggiungere altri due fattori: l’urbanizzazione selvaggia (accompagnata dal degrado delle periferie) e la globalizzazione, che favorisce lo spostamento del vettore.
Dalla Dengue si guarisce
Il problema dunque è rilevante ma, avvertono gli esperti, non bisogna diffondere un’affermazione allarmistica. La Dengue può essere asintomatica o presentarsi accompagnata da gravi stati febbrili, cefalee e dolori muscolari. Nei casi più gravi può avere – anche se raramente – esiti fatali, ma può essere prevenuta, grazie al vaccino approvato anche in Italia, e curata. Non esistono farmaci specifici e nella maggior parte dei casi il medico prescrive il paracetamolo, ma la diagnosi precoce è fondamentale. Per questo il ministero raccomanda a chi rientra da una zona infetta di tenere sotto controllo il proprio stato di salute nelle due settimane successive, monitorando un’eventuale febbre persistente.
Alt alle zanzare!
Per il governo italiano l’obiettivo primario è impedire che il vettore della Dengue venga introdotto nel Paese. Il ministero della salute da febbraio ha introdotto controlli straordinari negli aeroporti per evitare che, insieme ai passeggeri in arrivo da regioni tropicali, sbarchino anche pericolosi esemplari di zanzara. Restano sempre valide le raccomandazioni personali. Non lesinare l’uso dei repellenti, indossare pantaloni ampi e abbigliamento a maniche lunghe chiaro. Utilizzare zanzariere e aria condizionata, eliminando i depositi d’acqua come quelli che si formano nei sottovasi. In caso si sospetti di aver contratto la malattia, evitare il fai da te, rivolgendosi al medico.
© Riproduzione riservata