La medicina alternativa si affida da sempre a pratiche naturali per ripristinare uno stato di salute ottimale. Tra le terapie non convenzionali c’è la cromoterapia che, sfruttando l’influenza dei colori, cerca di portare benefici al corpo e alla mente: alla base di questo trattamento c’è lo studio delle proprietà specifiche di ogni tonalità. Ad esempio, sembra che l’arancione venga usato per alleviare le patologie respiratorie e che aumenti la produzione di latte nelle partorienti. Il giallo è utilizzato per trattare problemi alla vista, soprattutto per chi ha difficoltà durante la notte: le lunghezze d’onda di questo colore filtrano la luce blu che rende difficile la visione notturna. Porta anche benefici a chi soffre di artrite: in molti centri termali o spa, infatti, vengono utilizzate le luci gialle combinate a getti d’acqua calda per alleviare il dolore alle articolazioni.
Secondo un articolo pubblicato da Psicologia Contemporanea in cui venivano esaminati gli effetti benefici di alcuni colori, il blu avrebbe un vero e proprio effetto calmante riducendo la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa. Uno studio pubblicato nel 2014 conferma questa ipotesi: dopo aver installato le luci blu su una linea ferroviaria di Tokyo i tentati suicidi in quel luogo si sono ridotti del 74%. Ma se cercate una scarica di energia, il colore migliore è il rosso: una ricerca del 2005 ha scoperto che le squadre sportive che indossano una divisa rossa tendono a vincere di più rispetto a quelle con la divisa blu. Il rosso avrebbe un effetto attivante migliorando la performance nei compiti che richiedono maggiore attenzione ai dettagli. Quando si tratta di cibo, però, questo colore potrebbe avere un effetto inibitorio: le persone mangiano e bevono meno quando utilizzano piatti e contenitori rossi. Se, invece, volete aumentare il livello di concentrazione o volete sentirvi meglio dovete circondarvi di verde. Secondo recenti studi, quando si può godere di un bel paesaggio verde rispetto ad uno scenario urbano il benessere percepito sembra notevolmente più alto. Questo sarebbe dovuto alla storia evolutiva degli esseri umani, spesso calati in contesti naturali per i quali hanno sviluppato un’innata propensione.
Lo sa bene la Green Lady di Brooklyn che sfoggia i vestiti, gli occhiali da vista, le unghie, il trucco e persino i capelli di un verde brillante. Nonostante tutti la conoscano come la “Signora Verde”, il suo vero nome è Elizabeth Sweetheart, ha 77 anni e vive con il marito in uno dei più famosi quartieri di New York. L’intenzione di Elizabeth non era quella di colorare la sua vita in modo così netto quando, 20 anni fa, ha iniziato ad aggiungere accenni verdi al suo outfit o quando si è tinta qualche ciocca di capelli. Eppure, a poco a poco, tutto ha cominciato a diventare monocromatico e lo ha raccontato divertita al quotidiano britannico DailyMail. Quando le persone le chiedono perché abbia scelto proprio questo colore, lei risponde spensierata: “Il verde mi rende felice, è il colore della positività: mi rigenera anche in una giornata di pioggia!”. Nel corso degli anni, la signora Sweetheart ha sviluppato una predilezione per una specifica tonalità di verde: una gradazione luminosa e chiara. Per essere certa di avere tutti gli accessori coordinati, la Green Lady tinge tutti i suoi abiti: ha riservato un cassetto per i coloranti e le tinture e, allo stesso modo, si è procurata numerosi smalti per unghie con cui cerca di riprodurre il colore che preferisce.
Prima di diventare un piccolo idolo locale, Elizabeth ha lavorato come modellista: la sua fortunata carriera nel settore della moda di New York le ha permesso di collaborare con personaggi come Ralph Lauren e la duchessa di York, Sarah Ferguson. Negli ultimi 10 anni, numerosi articoli hanno parlato di lei e del suo stile di vita. Nel 2017 un video diventato virale le ha permesso di diventare famosa in tutto il mondo spingendola ad aprire l’account Instagram “Greenladyofbrooklyn”: con quasi 33.900 follower e 846 immagini, la pagina raccoglie tutte le foto che scatta insieme ai suoi fan.
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