Il settore del gioco legale in Italia è in profonda trasformazione: il boom del gioco online contrasta con il crollo di quello fisico, con gravi ripercussioni occupazionali ed economiche. Serve un urgente riordino normativo per contrastare l’illegalità.
Il settore del gioco d’azzardo legale italiano sta vivendo una profonda trasformazione, segnata da un netto contrasto tra la crescita esponenziale del gioco online e il drammatico declino del comparto fisico, in particolare quello legato agli apparecchi da intrattenimento. Questa situazione, evidenziata da un’analisi approfondita presentata oggi, mette in luce le criticità di un quadro normativo inadeguato e richiede un intervento legislativo immediato e risolutivo.
I dati del fenomeno
la raccolta del gioco online è praticamente raddoppiata dal 2019 al 2022, passando da 36 a 73 miliardi di euro.
Al contrario, il gioco fisico ha subito una drastica contrazione del 16% nello stesso periodo, con una raccolta scesa da 74 a 62 miliardi. Questo crollo è principalmente imputabile alla filiera degli apparecchi AWP e VLT, che negli ultimi quattro anni ha visto la chiusura di circa 9.000 aziende e una perdita di quasi 1,2 miliardi di euro di gettito erariale.
Emmanuele Cangianelli, Consigliere Delegato FIPE Confcommercio per i giochi pubblici e Presidente EGP FIPE, ha espresso profonda preoccupazione per questa situazione, commentando i risultati dell’indagine Percorso di Studio sul settore dei giochi in Italia. “L’evidente sofferenza del gioco fisico, quello gestito nelle sale e nei pubblici esercizi dove si rispettano le regole e si tutelano i consumatori, potrebbe apparire come un successo di chi ha creduto di fare il bene della comunità applicando regole inefficaci, se non addirittura controproducenti, come distanziometri e limitazioni orarie. I numeri dimostrano che non è affatto così.”
Cangianelli ha poi sottolineato come le chiusure imposte durante la pandemia abbiano spinto molti giocatori verso i canali online, un ambiente molto più difficile da controllare e più esposto a irregolarità e infiltrazioni illegali.
Le difficoltà del gioco fisico, inoltre, hanno un impatto devastante sull’occupazione, come dimostra la drastica riduzione di aziende e posti di lavoro nel settore degli apparecchi. “Non serve spiegare che se mancano le aziende cala il gettito erariale,” ha aggiunto Cangianelli.
Serve un cambio di rotta
Secondo Cangianelli, è necessario un intervento deciso per riordinare il quadro normativo in modo omogeneo ed equo, eliminando le disparità di tassazione e vincite che creano indebiti vantaggi competitivi tra prodotti e canali distributivi.
“I dati confermano che occorre un cambio di passo per intervenire sul quadro normativo con un riordino omogeneo ed equo, eliminando le attuali disparità di tassazione e vincite che generano indebiti vantaggi competitivi di prodotti o canali distributivi su altri,” ha concluso Cangianelli. La situazione richiede un’azione urgente per evitare un ulteriore aggravamento della crisi e per contrastare efficacemente il gioco illegale. L’appello è per un riordino del settore che sia equilibrato e tuteli sia l’economia che i consumatori.
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