Il governo della Corea del Sud ha bloccato temporaneamente il servizio locale dell’app cinese di intelligenza artificiale DeepSeek, citando timori riguardo alle pratiche di raccolta dei dati personali. La sospensione, iniziata alle 18:00 di sabato 15 febbraio, rimarrà in vigore fino a quando non saranno implementati “miglioramenti” conformi alle normative sudcoreane sulla protezione dei dati personali.
I motivi del blocco di DeepSeek
La Commissione per la protezione delle informazioni personali della Corea del Sud ha evidenziato che DeepSeek non ha rispettato le leggi locali sulla protezione dei dati, in particolare per quanto riguarda la trasparenza nel trasferimento di dati a terze parti e la possibile raccolta eccessiva di informazioni personali. Di conseguenza, l’app è stata rimossa dagli app store di Apple e Google in Corea del Sud, sebbene gli utenti esistenti possano continuare a utilizzarla.
Raccomandazioni agli utenti
Le autorità sudcoreane consigliano agli utenti che hanno già scaricato DeepSeek di esercitare cautela nell’utilizzo dell’app, suggerendo di evitare l’inserimento di informazioni personali sensibili fino a quando le questioni relative alla privacy non saranno risolte. Alcune agenzie e aziende sudcoreane, già dallo scorso 5 febbraio, avevano già limitato l’uso di DeepSeek a causa di queste preoccupazioni.
La reazione cinese
In risposta alla sospensione, DeepSeek ha riconosciuto una parziale negligenza nel conformarsi alle normative sulla protezione dei dati della Corea del Sud e ha nominato rappresentanti legali per affrontare la questione, in tempi brevi. L’azienda ha dichiarato che il servizio riprenderà una volta implementati i miglioramenti necessari.
Tuttavia, il governo cinese ha reagito alle restrizioni, affermando che è sbagliato inserire aspetti politici in questioni inerenti la comunicazione e tecnologia. E il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Guo Jiakyn, ha subito replicato in una nota ufficiale: “l’auspicio è che i paesi interessati evitino di prendere misure che estendano eccessivamente il concetto di sicurezza e di politicizzare le questioni legate al commercio e alla tecnologia”.
Una preoccupazione diffusa
La Corea del Sud non è l’unico paese a esprimere preoccupazioni riguardo a DeepSeek. In precedenza, l’Italia aveva ordinato il blocco del chatbot di DeepSeek a causa di problemi legati alla privacy. Inoltre, Australia e Taiwan hanno avvertito o limitato l’uso dell’app per motivi simili.
La sospensione di DeepSeek in Corea del Sud solleva interrogativi più ampi sulla gestione dei dati da parte delle applicazioni di intelligenza artificiale, in particolare quelle sviluppate in paesi con normative sulla privacy diverse.
Questo caso potrebbe spingere altri governi a esaminare più da vicino le pratiche di raccolta dati delle app AI e a implementare regolamenti più rigorosi per proteggere la privacy degli utenti.
Foto: Mamun Sheikh/Shutterstock
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