C’è questa straziante idea che una volta arrivati al terzo tempo della vita (per non parlare del quarto) inizi un lento ed inesorabile ritiro. A poco a poco ci si spegne, si smette di uscire, si finisce persino di pianificare. Niente di più sbagliato! Lo sanno bene i lettori di Spazio 50 e lo sa anche Lynn Ruth Miller, la comica ottantaseienne che fa divertire il mondo.
La comica più longeva del mondo
La sua vita, seguendo la logica comune, sembra essere avvolta da un innaturale paradosso. Inizia da bambina, emarginata e sola, continua da ragazza solitaria e culmina nella terza età con un’esplosione di energia. Lynn, classe 1934, infatti, è la più longeva stand-up comedian del mondo. Cosa significa? Che per far ridere a lei bastano un microfono e un pubblico che l’ascolti. La comicità di questa donna è tutta incentrata sugli anziani e molto spesso è condita di freddure, ma i fan la amano e ridono di gusto ad ogni suo spettacolo. «La cosa bella di avere appuntamenti alla mia età è che non devi preoccuparti di conoscere i suoi genitori», ha esordito in un’esibizione.
La svolta a settant’anni
Ma la carriera da comica della signora Miller è partita poco più di quindici anni fa, quando lei aveva settant’anni. Vagando di pub in pub, infatti, Lynn ha debuttato davanti a piccole platee e ha cominciato a farsi conoscere. Prima di diventare una comica, però, è stata una scrittrice e una giornalista. Con un libro pubblicato all’età di 67 anni, in cui ha raccontato il rapporto difficile con la madre e la sua lotta all’anoressia, la Miller ha abbandonato la vita solitaria in cui si era sempre ritirata e ha iniziato a presentare il libro, cogliendo l’occasione di conoscere sempre persone nuove. Qualche anno più tardi, dopo aver seguito un corso di cabaret, ha iniziato a scrivere le proprie battute, acquistando fiducia in sé stessa e diventando una piccola star locale. Ma il vero successo è arrivato con la partecipazione a Britain’s Got Talent in cui si è esibita lasciando il pubblico senza parole.
Un’infanzia difficile
«Non avrei mai immaginato di poter salire su un palco», ha raccontato in un’intervista. «Sono cresciuta in Ohio e ai miei tempi la cosa più importante era integrarsi. Ero una bambina carina, mi vestivano con dei bei vestitini e io cercavo di essere bella e posata perché la società lo richiedeva. Ma non mi riusciva, non mi sentivo a mio agio, e mia madre me lo faceva pesare. Mi ripeteva continuamente che non ero in grado di portare quegli abiti. Mi hanno cresciuta con l’unico obiettivo di diventare una buona moglie, una buona madre, una buona casalinga, ma io non mi sono mai sentita nulla di tutto questo. Se raccontassi alle ragazze di oggi come mi comportavo, penserebbero ad una donna emancipata, ma a quei tempi io mi sentivo solo una grande delusione».
Una vita fuori dal coro
«Mi sono sempre chiesta quale fosse il problema nell’essere differenti. Non mi sono mai conformata agli altri e per questo mi sono sempre sentita emarginata, esclusa», racconta Lynn. «Ho sofferto di anoressia e di depressione, ma sono sopravvissuta e ora sono qui: se penso al mio futuro so che mi aspettano cose meravigliose». La sua prospettiva è cambiata, negli anni, grazie al lavoro come comica: la commedia l’ha aiutata a diventare una persona aperta e socievole. «Ho vissuto da sola per più di venticinque anni, ma questo non mi è mai pesato. Sono autonoma e indipendente: mi prendo cura di me stessa, dipingo per abbellire la mia casa e per godere delle cose belle. Ho imparato a tenere a me stessa e questo mi ha salvata».
Diventare una celebrità
Da quando la signora Miller ha intrapreso questo percorso parla con persone di ogni età e fa spettacoli in tutto il mondo. «I ragazzi spesso mi fermano dopo gli spettacoli», racconta sorridendo. «Mi dicono “Sei incredibile! Da grande voglio essere come te”, ma io rispondo che devono desiderare semplicemente di essere se stessi. Soprattutto quando saranno anziani».
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